Milano
Sangalli (Confcommercio): le imprese nella governance delle Olimpiadi 2026
L'indotto dell'evento sportivo è tale da giustificare un coinvolgimento delle imprese, a patto che il sistema imprenditoriale venga ascoltato e coinvolto
Sangalli (Confcommercio): le imprese nella governance delle Olimpiadi
E’ Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio a lanciare una proposta per la governance della strutture che sarà chiamata a gestire le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, e lo dice al Corriere Della Sera. “Un indotto, in due settimane, di quasi 300 milioni di euro. Per l’alloggio (71,5 milioni), il vitto (47,2 milioni) e le spese turistiche generate dalla presenza di atleti e spettatori che nel febbraio 2026 saranno a Milano per le Olimpiadi invernali del 2026. L’Ufficio Studi di Confcommercio – scrive il Corriere - si è limitato ad un calcolo prudente per capire quale potrà essere la ricaduta dell’evento, mentre il presidente dell’organizzazione, Carlo Sangalli, esorta i suoi: “Se sapremo lavorare bene, come era successo con Expo, gli indotti saranno importanti e diffusi sul territorio”. Certo, la riflessione di metà agosto arriva in un momento delicato per il Paese (“C’è forte preoccupazione per la crisi politica ma anche fiducia nel senso di responsabilità di tutti. In particolare modo del presidente Mattarella”) e per i commercianti (“Qualunque siano le soluzioni, l’Iva non va aumentata e i grandi progetti, come le Olimpiadi invernali, devono andare avanti spediti”). Ma intanto, le Olimpiadi sono un segnale positivo. “Milano— osserva Sangalli— continua ad ottenere grandi risultati. Se pensiamo anche alla forza economica della città e alla crescita degli investimenti stranieri, possiamo parlare di una Milano città-mondo che corre nel contesto di un Paese che, invece, arranca. Questa doppia velocità finisce però per essere penalizzante e va colta ogni opportunità per accelerare il passo nazionale. Proprio per questo è molto importante che la vittoria delle Olimpiadi invernali, ottenuta con i sindaci di Milano e Cortina, Sala e Ghedina, i governatori di Lombardia e Veneto, Fontana e Zaia, e il sottosegretario Giorgetti per il governo— oltre naturalmente il presidente del Coni, Malagò — sia un successo non solo simbolico di tutto il sistema Italia”. “La Camera di commercio è punto di riferimento di tutte le imprese e una sua presenza nella governance avrebbe certamente senso. L’importante è che, come è accaduto con Expo, il sistema imprenditoriale venga ascoltato e coinvolto nell’evento e nelle decisioni che lo precederanno”. (IMPRESE-LAVORO.COM)