Sanità e corruzione, Mirabelli: "Legalità scomparsa da agenda politica"
Sanità e tangenti in Lombardia, il senatore lombardo Franco Mirabelli: "Le inchieste si susseguono, ma il tema della legalità è scomparso da qualunque agenda"
Sanità e corruzione, Mirabelli: "Legalità scomparsa da agenda politica"
Sanità e tangenti in Regione Lombardia, il senatore lombardo Franco Mirabelli commenta le ultime vicende giudiziarie: "Dopo il 4 marzo e in questa fase convulsa di trattative e di tentativi di mettere d'accordo i “vincitori delle elezioni”, colpisce molto la scomparsa da qualunque agenda del tema della lotta alla corruzione e della legalità. Mentre si susseguono le inchieste che svelano episodi di malaffare e di malgoverno, proprio le forze che si sono definite forze di cambiamento alterative al sistema definito corrotto e distante dagli interessi dei cittadini hanno rimosso una questione importante, che costituisce un problema per la nostra democrazia e per lo sviluppo stesso del Paese come quella della corruzione".
"Proprio in questi giorni - prosegue Mirabelli - sono emersi episodi gravi di corruzione e di utilizzo della cosa pubblica per fini privati proprio in una delle Regioni simbolo del presunto buon governo del centrodestra e della Lega come la Lombardia. Una di queste inchieste, che porta sul banco degli indagati medici e funzionari della Regione, fino a coinvolgere il garante per la legalità nominato da Maroni, riguarda ancora la sanità Lombarda; ancora una volta si trovano strade per distrarre fondi pubblici dalla loro funzione, che è quella di garantire la salute dei cittadini, per favorire arricchimenti personali".
"Colpisce - conclude il senatore" - che dopo gli scandali della Santa Rita, della Maugeri, del San Raffaele, delle operazioni dentistiche, in Regione Lombardia non ci si sia ancora seriamente preoccupati di creare le condizioni per contrastare corruzione e illegalità. E colpisce come nessuno dei governanti leghisti chieda scusa, si assuma le proprie responsabilità, affronti la questione e la prenda seriamente, anziché considerarla una sorta di ordinaria amministrazione, di danno collaterale da mettere nel conto. Certo è più semplice affrontare e denunciare l’eccessiva presenza di mendicanti di colore davanti ai supermercati che colpire la corruzione e investire sui controlli ma, certamente, il danno al Paese prodotto dalla corruzione dei colletti bianchi è meno visibile ma molto più grande".