Milano

Sanità lombarda, sit-in con sveglie e spentolate per 'svegliare' Bertolaso

a cura della redazione

Anche Pd e M5S al presidio promosso da oltre quaranta associazioni sotto il Palazzo di Regione per dimezzamento delle liste d'attesa e prenotazioni efficienti

Sanità lombarda, sit-in in Regione: sveglie e spentolate per 'svegliare' Bertolaso

"Bertolaso, 100 giorni sono passati e il tempo delle promesse e' scaduto". Questo il richiamo che oltre 40 organizzazioni, associazioni forze politiche e sindacali hanno lanciato mercoledì pomeriggio a Milano sotto il palazzo della Regione, lato Via Galvani: un migliaio di persone che, dalle 18 in poi, ha suonato la sveglia con fischi e spentolate per chiedere l'immediata attuazione del dimezzamento delle liste d'attesa e un Cup, Centro Unico di Prenotazione, efficiente.

Sanità, Majorino (Pd): "Situazione in Lombardia allarmante"

In piazza presente anche il capogruppo in regione Lombardia del Partito Democratico, Pierfrancesco Majorino, che ai cronisti ha detto: "O la Giunta mette mano alla riscrittura radicale della riforma oppure abbiamo davanti mesi nei quali si intensifichera' l'azione dell'opposizione, sia in aula che fuori dall'aula". "Io credo - ha aggiunto l'esponente dell'opposizione- che la situazione della sanita' lombarda sia davvero allarmante. Abbiamo l'assessore Bertolaso e un presidente della regione, Fontana, che nei fatti dicono che la situazione e' nell'anarchia. Il problema e' che loro governano da 28 anni e questo e' il risultato". Secondo il capogruppo, la crescita delle liste d'attesa "porta a generare una situazione di discriminazione oggettiva. Per Majorino, "solo chi puo' pagare si fa curare; io credo che sia ingiusto - tra l'altro - come principio anche per chi se lo puo' permettere".

Di Marco (M5S): "Necessario istituire una vera agenda unica"

Della stessa opinione il capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle Nicola di Marco: "E' vergognoso che Bertolaso nelle prime commissioni abbia rimandato il tutto all'anno prossimo. Questo e' un qualcosa che noi ascoltiamo da diversi anni, ma che non abbiamo mai visto mettere in pratica. E' necessaria quindi l'istituzione di una vera agenda unica che metta in comunicazione gli slot di prestazioni disponibili tra il settore pubblico e il settore privato e quando questo non avviene Regione Lombardia deve intervenire applicando le sanzioni previste dalle legge e nei casi piu' noti anche eventualmente intervenire sciogliendo quei contratti che non vengono rispettati con regione Lombardia"

Caldiroli (Medicina Democratica): "Riequilibrare i rapporti tra pubblico e privato"

"Le nostre richieste vanno verso un riequilibrio dei rapporti tra pubblico e privato, passaggio obbligato per migliorare le condizioni della sanita' a partire dalla riduzione delle liste di attesa", ha spiegato in apertura Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica, fra i promotori della iniziativa. Tanti gli interventi che si sono succeduti, in rappresentanza delle diverse realta' sociali partecipanti, fra cui Margherita Napolitano Cub Sanita', Cavalcanti Comitato Cittadini per il Diritto alla Salute art 32 Milano, e i rappresentanti di Cgil, Arci, Comitato Milano Sud Ovest, Acl, Rappresentante Milano in Salute.

Sanità lombarda, Agnoletto: "Invieremo all'assessore Bertolaso le nostre proposte"

"Nei prossimi giorni manderemo all'assessore Bertolaso le nostre proposte sulle liste d'attesa, contenute negli otto punti della piattaforma odierna, a cominciare dalla richiesta di tempi certi per il Cup unico e dall'obbligo a mantenere sempre aperte le agende. Vedremo se Bertolaso fornira' risposte precise o se le sue dichiarazioni dei giorni scorsi erano solo propaganda", ha dichiarato Vittorio Agnoletto, medico e conduttore della storica trasmissione 37e2 su Radio Popolare, media partner della manifestazione. "Chiediamo un Centro Unico di Prenotazione per tutte le prestazioni sanitarie in regime di Ssn. Se non disponibile la prestazione il Cup deve indicare un'altra struttura nel territorio della stessa Asst. I privati devono fornire tutte le prestazioni rispettando i medesimi tempi di attesa del pubblico, come previsto dalla normativa; le agende del sistema di prenotazione devono essere sempre aperte, sia nel pubblico che nel privato. In caso di non rispetto dei tempi, garantire automaticamente la prestazione in intramoenia ('libera professione') senza oneri aggiuntivi per le persone".

Majorino annuncia: "Opposizione più dura che in passato"

"Se la struttura cancella un appuntamento fissato dovra' proporre una nuova data, nei tempi di legge e nella stessa Asst", ha aggiunto Agnoletto. "Il Controllo sulle strutture sanitarie operanti con il Ssn, dati disponibili a tutti. Sanzioni per chi gioca al 'rubapaziente' e risolvere la carenza del personale non con piu' orari ma con piu' assunzioni non precarie". "Dobbiamo costringere questo governo a mettere piu' soldi e risorse perche' non e' possibile accettare che l'Italia sia fanalino di coda tra i grandi paesi europei per il finanziamento alla sanita'", ha poi rilanciato Majorino in chiusura della manifestazione. "L'opposizione sara' piu' dura che in passato, perche' tutti insieme dobbiamo cambiare radicalmente le cose. Si dice ai lombardi 'volete farvi curare? Pagate', questa e' l'umiliazione peggiore ed e' inaccettabile persino per quelli che se lo possono permettere"







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