Milano
Sanità: maggioranza e opposizioni si siedono al tavolo

Prove di dialogo sulla riforma della sanita' in Consiglio regionale, con la riunione di un tavolo di confronto tra maggioranza e minoranza. L'obiettivo? Cercare un accordo, in modo da superare l'ostruzionismo delle opposizioni sulla legge, visto che Pd, Patto civico e Movimento 5 Stelle hanno presentato circa 24mila ordini del giorno e 5mila tra emendamenti e subemendamenti.
La seduta si è chiusa alle 12.30 con l’intervento del capogruppo del Partito Democratico Enrico Brambilla: "Abbiamo appena concluso il tavolo di lavoro di merito sui contenuti della riforma – ha detto Brambilla, prendendo la parola in Aula- e chiediamo come gruppi di minoranza una sospensione anticipata della seduta per poterci riunire e valutare l’esito dell’incontro. La riunione del tavolo –ha proseguito Brambilla - è stata utile e positiva e ci ha consentito di porre l’attenzione sulle richieste che già avevamo formulato ed evidenziato nei giorni scorsi: ora diamo tempo alla maggioranza di entrare nel merito delle nostre proposte e riconsiderare eventualmente alcuni punti dell’articolato”.
Il tavolo di lavoro, al quale hanno partecipato i relatori Fabio Rizzi (Lega Nord) e Angelo Capelli (NCD), il Presidente della Giunta regionale Roberto Maroni, il Sottosegretario Ugo Parolo, la Vice Presidente Sara Valmaggi, Enrico Brambilla, Marco Carra e Carlo Borghetti del Partito Democratico, Umberto Ambrosoli per il Patto Civico, Dario Violi e Paola Macchi per il M5Stelle, si riunirà nuovamente nella mattinata di mercoledì 22 luglio. “E’ stato un incontro positivo e proficuo –hanno detto i relatori Fabio Rizzi e Angelo Capelli al termine del tavolo di lavoro-: valuteremo ora quali dei temi e delle questioni poste dai rappresentanti di minoranza potranno essere recepite. Fermo restando l’impianto della legge approvata in Commissione, in un’ottica migliorativa approfondiremo i subemendamenti dei gruppi di minoranza che potranno essere eventualmente accolti, riservandoci anche una possibile riformulazione di alcuni dei nostri stessi subemendamenti affinchè il testo finale della legge possa essere ancora più chiaro e meglio esplicitato”. "Si' al confronto, no agli aut aut - aveva auspicato il presidente del consiglio Raffaele Cattaneo -. Come la maggioranza ha dimostrato apertura e disponibilita' aprendo un tavolo, cosi' ora le opposizioni dimostrino responsabilita' e spirito costruttivo nel modo con cui vi parteciperanno. Dunque, si' al confronto per migliorare ulteriormente un testo gia' buono, ma senza arroccamenti su posizioni preconcette. Se prevarra' il buon senso ne uscira' un testo migliore nell'interesse dei cittadini lombardi. Se prevarra' la ricerca di visibilita' politica no. Deve essere dunque questo lo spirito del confronto. Diamo un esempio all'Italia di come si puo' stare in un Parlamento con dignita' e responsabilita', ricercando le soluzioni migliori per tutti e non il tornaconto della propria parte".
PD, M5S e Patto Civico puntavano al confronto su temi quali la progressività dei ticket, il rafforzamento e l’indipendenza del sistema dei controlli, una diversa modalità di selezione dei manager sanitari, il maggior coinvolgimento dei territori e degli enti locali nella programmazione e il coinvolgimento degli utenti nella valutazione dei servizi.