Milano

Sanità, Maroni vuole un generale o un pm. In pole Mario Forchetti? Inside

di Fabio Massa

Sarà un generale della Guardia di Finanza (magari in pensione) oppure un ex magistrato il nuovo assessore alla Sanità? Secondo il tam tam della Regione Lombardia, raccolto da Affaritaliani.it, si complica non poco la vicenda del rimpasto. Silvio Berlusconi (o Mariastella Gelmini?) avrebbe chiesto un tecnico al Welfare. Maroni, in un primo tempo aveva detto decisamente che no, un tecnico no, si sarebbe dovuto mettere un politico per rintuzzare l’attacco della magistratura e non dare adito alle opposizioni di dire che c’era qualcosa da nascondere. Poi, anche questa linea, pare sia cambiata. Anche perché i rumors dalla Procura indicano che sulla sanità lombarda la bufera non è finita e che ci possano finire in mezzo anche altri rispetto all’ex vicepresidente Mario Mantovani, che intanto resta in carcere. Quindi, si va verso un tecnico, alla Raffaele Cantone, tanto per citare un esempio. L’identikit ideale sarebbe quello di un ex pubblico ministero o di un generale della Guardia di Finanza. E subito il primo nome che viene alla mente è quello di Mario Forchetti, il capo del comitato di controllo sugli appalti Expo voluto da Maroni e di cui poi si sono perse le tracce appunto per l’arrivo di Cantone all’ANAC e a causa di alcune notizie di stampa su un presunto (e, pare, inesistente) suo coinvolgimento nel caso MOSE.

Sulla questione della vicepresidenza poi pare ci sia l’accordo definitivo su Valentina Aprea. Una scelta che, tuttavia, insieme alla nomina di un esterno al Welfare, rischia di far letteralmente esplodere Forza Italia. Maroni aveva infatti promesso che il Welfare sarebbe stato gestito da un esponente interno agli azzurri eletti in consiglio. E la vicepresidenza è in quota a Forza Italia. Riempiendo le due caselle così, invece, il gruppo rischia di esplodere e Claudio Pedrazzini pare sia stato chiarissimo a riguardo con Roberto Maroni. Ormai, comunque, il quadro pare abbastanza definito. Rimane da capire come saranno sistemate le deleghe e se davvero gli azzurri, ancora una volta, cederanno su tutta la linea.

@FabioAMassa








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