Milano
Sanità militare: i drive in lombardi per tamponi convertiti per i vaccini
La Sanità militare ha in corso uno studio per la trasformazione in Lombardia degli attuali 'drive in' per tamponi in punti per le vaccinazioni
Sanità militare: i drive in lombardi per tamponi convertiti per i vaccini
La Sanità militare ha in corso uno studio per la trasformazione in Lombardia degli attuali 'drive in' utilizzati per effettuare i tamponi in punti per la somministrazione vaccinale anti Covid. Lo studio dovrebbe essere completato e sottoposto alla vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti, presumibilmente entro la fine della prossima settimana.
Il piano vaccinale di Letizia Moratti e Guido Bertolaso
Il Piano vaccinale sarà fondamentale per conciliare Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. E altrettanto fondamentale sarà il coinvolgimento dei medici del lavoro”.E’ stato questo il focus principale su cui il vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha posto l’attenzione con il coordinatore dell’Unità di crisi per la distribuzione dei vaccini, Guido Bertolaso durante l’incontro in videoconferenza di ieri con 70 presidenti e referenti di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno appunto la presentazione del piano vaccinale da qui all’estate.
“Fin dal mio insediamento – ha osservato Moratti - ho sposato il metodo dell'ascolto con tutto il personale sanitario, i sindacati, il terzo settore. In agenda abbiamo il piano vaccinale, la revisione della legge sanitaria, la riduzione delle liste di attesa. Ma è chiaro che l'attenzione è concentrata sul piano vaccinale per contrastare il Covid. In questo senso c’è grande soddisfazione per la disponibilità di Guido Bertolaso a collaborare con noi. Nel mettere in campo questo piano vaccinale abbiamo fissato grandi obiettivi che riguardano il Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. È evidente che tutti i diritti sono fondamentali, ma è altrettanto evidente che in questo momento la salute è condizione necessaria per garantire la ripresa del mondo del lavoro. Fin dai primi giorni del mio insediamento mi sono battuta contro l'erronea classificazione di Regione Lombardia in zona rossa. Un errore che è durato solo una settimana, ma il nostro impegno per il passaggio in zona gialla è l'esempio della nostra attenzione verso le categorie produttive”.
SUGGERIMENTI E NUOVA PROPOSTA OPERATIVA - Dalle associazioni sono arrivati apprezzamenti, suggerimenti e qualche preoccupazione. Moratti ha ribadito le sollecitazioni inviate al ministro Speranza e al commissario Arcuri e ha infine lanciato una proposta operativa: “Con grande interesse ho ascoltato i suggerimenti oltre ad aver recepito la preoccupazione per l’arrivo dei vaccini e la loro tipologia abbinata alle categorie della popolazione. Per questo, ho chiesto al commissario e al ministro della Salute l’opportunità di utilizzare il vaccino Sputnik prodotto in Russia. E che il ministro della Salute si faccia promotore della richiesta di verificare la possibilità tecnica e scientifica di allungare i tempi della somministrazione tra la prima e seconda dose. Stessa cosa per gli specializzandi: ho sollecitato il loro coinvolgimento non sulla base delle previsioni della Legge di stabilità. Non solo, dunque, per un mese e senza remunerazione, ma per tre o quattro mesi con evidentemente retribuita la loro attività. Ci potrebbe essere un emendamento che andrebbe a interessare il decreto ristori. Ho colto con attenzione l’indicazione delle categorie dei lavoratori maggiormente esposti. Quello delle priorità è uno dei punti più sollecitati dalle Regioni al Governo. Il tema delle fragilità è senza dubbio uno di quelli che meritano maggior attenzione”.
Moratti ha infine chiesto ad associazioni e organizzazioni di individuare un referente operativo che possa coordinarsi e interfacciarsi con Guido Bertolaso.