Sanità, patteggia per tangenti: imprenditore condannato a 3 anni
Tommaso Brenicci era stato arrestato nell'aprile scorso. Dovrà risarcire 135 mila euro.
A processo per tangenti, patteggia 3 anni e 135 mila euro di risarcimento
Ha risarcito e collaborato. Per questo Tommaso Brenicci, imprenditore arrestato nell'aprile scorso in un'inchiesta per presunte tangenti nella sanità con altre cinque persone tra cui quattro primari e un direttore sanitario degli ospedali Cto-Pini e Galeazzi, ha ottenuto il patteggiamento dal giudice di Milano Guido Salvini, venendo condannato a una pena detentiva di tre anni di reclusione e un risarcimento da circa 135 mila euro.
Brenicci, finito prima in cella e poi ai domiciliari, è stato rimesso in libertà con il parere favorevole dei procuratori aggiunti Letizia Mannella ed Eugenio Fusco. Il giudice ha concesso all'imprenditore le attenuanti generiche, perché incensurato, più un'ulteriore attenuante per le sue "ampie ammissioni in merito ai fatti di corruzioni a lui contestati". Per altri 4 imputati il processo inizierà il 7 novembre. L'ex primario del Cto-Pini Pier Giorgio Maria Calori ha già patteggiato 2 anni e 10 mesi, con un'interdizione per 8 mesi e risarcimenti per circa 370 mila euro.
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