Milano

Difesa Santanchè, nel processo Visibilia si chiede il proscioglimento

Secondo i legali della Santanchè "il fatto non sussiste". La decisione del giudice arriverà il 17 gennaio

Difesa Santanchè, nel processo Visibilia si chiede il proscioglimento

Non c'è mai stata "alcuna operazione di maquillage sui bilanci", non è mai stato "nascosto alcunché", i soci erano sempre "informati delle perdite", c'era una "offerta informativa trasparente" e sulla voce "avviamento", al centro delle accuse, la Procura si era già espressa, escludendo che la società dovesse essere messa in liquidazione, in un fascicolo archiviato nel 2017. E' in sintesi l'intervento della difesa, col legale Nicolò Pelanda, che ha chiesto il proscioglimento per la ministra Daniela Santanchè nell'udienza preliminare sul presunto falso in bilancio nel caso Visibilia. La decisione del giudice arriverà il 17 gennaio. 

L'avvocato Nicolò Pelanda ha dunque chiesto di prosciogliere la ministra dalle accuse di concorso in falso in bilancio di Visibilia Editore, di cui è stata fondatrice, amministratrice delegata e presidente fino al 17 dicembre 2021. Il legale ha formulato alla giudice dell'udienza preliminare, Anna Magelli, la stessa istanza anche per Dimitri Kunz d'Asburgo Lorena, compagno della senatrice di Fratelli d'Italia, imputato per lo stesso fatto in qualità di successore di Santanchè alla guida dell'azienda quotata in borsa. La giudice ha rinviato al 17 gennaio, quando dopo l'intervento dell'ultimo difensore dei venti imputati, tra cui anche le tre società del gruppo, dovrebbe entrare in camera di consiglio. Non verrà quindi celebrata l'udienza in programma domani. Al vaglio della giudice la richiesta di rinvio giudizio dei pm Luigi Luzi e Maria Giuseppina Gravina per Santanchè e quasi tutti gli altri imputati. Uno di loro e due società (Visibilia Editrice srl e Visibilia srl in liquidazione) puntano a patteggiare.







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