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Milano
Sara Tommasi denuncia abusi, giudice: "Racconto inverosimile"
Sara Tommasi

Abusi su Sara Tommasi: giudici, suo racconto inverosimile

Era "inattendibile" il racconto agli inquirenti della show girl Sara Tommasi che ha portato a processo l'agente dello spettacolo Fabrizio Chinaglia, assolto il 17 luglio scorso dal Tribunale di Milano. La Procura, che aveva chiesto 8 anni per diversi reati, tra cui violenza sessuale, cessione di droga, estorsione e violenza privata, lo accusava di avere abusato della ragazza approfittando delle sue condizioni di "inferiorita' psichica" causate da un disturbo della personalita' e da psicosi dovute alla cocaina, per indurla ad avere rapporti sessuali anche con minacce e percosse. Ad evidenziare "il giudizio di complessiva inidoneita' delle dichiarazioni accusatorie della denunciante" sono i giudici della quinta sezione penale (Zamagni - Secchi - Santangelo) nelle motivazioni del verdetto.

In particolare, il Tribunale parla di "palese inverosimiglianza del racconto in taluni passaggi come ad esempio laddove pretendeva di essere stata 'rapita e segregata' dal Chinaglia tanto da non avere avuto la possibilita' di chiedere aiuto a nessuno". Il dibattimento, spiegano i giudici, "ha provato viceversa che la Tommasi si reco' da sola nella filiale di Unicredit di piazza Cordusio a Milano; che si aggirava nell'ostello anche da sola e che, soprattutto la mattina, usciva da sola per recarsi in paese, sicche' avrebbe potuto chiedere aiuto a terze persone o rivolgersi direttamente alle forze dell'ordine". "Palesemente inverosimile" anche il racconto della Tommasi "circa il tentativo del Chinaglia di 'strozzarla con una penna' quando lei aveva cercato di distruggere l'assegno inghiottendolo". Secondo l'accusa, tra l'agosto e il settembre 2013 Chinaglia aveva ceduto droga alla ragazza prima in un hotel a Milano e poi in un ostello. Per costringerla ad assumere cocaina l'avrebbe anche colpita alla testa. Inoltre, avrebbe approfittato delle psicosi per abusare di lei, anche dicendole che aveva una pistola e che conosceva dei malavitosi. 

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