Milano

Scala: con Chailly la stagione sinfonica parla italiano

La Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala di Milano parla italiano: il direttore Riccardo Chailly dirigera' Verdi e Cherubini, assente quest'ultimo da 15 anni. Nel suo primo anno da direttore principale Chailly presenta due programmi. Il primo impaginato e' interamente italiano, il secondo attinge al repertorio internazionale, in un'ideale presentazione delle radici storiche e culturali dell'Orchestra e della sua versatilita'.

Il 17, 19 e 20 marzo Chailly accostera' due pagine sinfoniche di Luigi Cherubini, l'Ouverture da concerto in sol maggiore e la Sinfonia in re maggiore, ai ballabili e alla Sinfonia da I vespri siciliani di Verdi. I ballabili sul tema de Le quattro stagioni sono tra le pagine sinfoniche piu' impegnative di Verdi, con parti di brillante virtuosismo per gli strumentini e una sorprendente varieta' ritmica: Chailly e la Filarmonica le avevano eseguite nel 2013 in un concerto per il bicentenario della nascita del compositore. Completamente nuovi per l'Orchestra sono invece i due brani di Cherubini: l'autore di Medea e Lodoiska, senza dubbio una figura cardine della musica italiana tra Sette e Ottocento, e' assente dalla programmazione scaligera dal 2001, quando Riccardo Muti diresse la Messa solenne. Entrambi i brani furono composti nel 1815 per la Royal Philarmonic Society di Londra, che in occasione di una serie di concerti aveva commissionato al compositore un'ouverture da concerto, una sinfonia e una cantata. Quindici anni dopo Cherubini, secondo un processo piuttosto insolito, trasformo' tre dei quattro movimenti della sinfonia in un quartetto d'archi. Chailly e la Filarmonica inseriranno la Sinfonia e i brani dai Vespri in un programma italiano che, gia' sperimentato per l'inaugurazione di Stagione del Teatro Grande di Brescia, sara' presentato in tourne'e a Gstaad e al Festival di Salisburgo nel prossimo agosto e a Essen, Mosca e al Musikverein di Vienna dal 15 settembre all'1 ottobre.







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