Milano
Scala: in arrivo Dominique Meyer? Sala: "c'e' consenso su nome"
Al termine del Cda, il Sindaco non fa il nome, ma il candidato più probabile come sostituto di Pereira è Dominique Meyer
Scala: in arrivo Meyer? Sala: "c'e' consenso su nome"
Salvo sorprese dell'ultimo minuto a guidare il teatro alla Scala di Milano arrivera' Dominique Meyer, manager francese che lavora a Vienna. Non fa esplicitamente il suo nome il sindaco Giuseppe Sala che e' anche presidente della fondazione, ma al termine di un cda lungo tre ore, ha assicurato che "c'e' consenso" sul nome del successore di Alexander Pereira, in scadenza a febbraio 2010. E poiche' il testa a testa tra i papabili alla sovrintendenza del Piermarini era tra Meyer dell'Opera di Vienna e Carlos Fuortes dell'Opera di Roma, che si e' sfilato dalla corsa, a meno di sorprese, l'arcano e' svelato. "Quello che ad oggi posso dirvi e' che abbiamo trovato consenso sul nome - spiega il sindaco ai cronisti - lo lascio immaginare a voi, io non posso dirlo, perche' la prima cosa che devo fare ora tornando in ufficio e' chiamarlo formalmente e incontrarlo, e che una decisione verra' presa dopo questi miei colloqui auspichiamo nel prossimo cda, che avra' solo questo all'ordine del giorno e sara' il giorno 28 al pomeriggio".
Il giorno 28 giugno dunque si avra' l'ufficialita' della nomina di Dominique Meyer che dalla Staatsoper di Vienna arrivera' alla guida del Teatro alla Scala. "Dieci giorni per mettere a punto degli aspetti tecnici - ha spiegato il sindaco Sala - pero' oggi ne usciamo con una discussione franca e con il fatto di essere riusciti a convergere su un nome. Da qui a dieci giorni sta a me trovare le formule per capire come costruire questo cambiamento". Il contratto del sovrintendente designato, al di la' di una eventuale una proroga di Pereira, partira' nel 2020, data in cui scade anche l'attuale cda. Se poi ci fosse una proroga di Pereira non sarebbe un problema di costi, in quanto questo possibilita' e' prevista dalla Corte dei Conti. E come osserva il sindaco Sala "nella maggior parte dei teatri d'opera e' una condizione normale avere un sovrintendente designato, prima". Sull'ipotesi di una proroga del mandato a Pereira assicura: "Ci ragioneremo. Pero' e' chiaro che devo sentire il prossimo soprintendente designato e Pereira stesso, per capire se si puo' trovare una formula che potrebbe essere anche di prolungamento, ma ovviamente tutta da costruire e da capire. E al di la' delle nostre intenzioni, ci sono poi le volonta' delle due persone, che sono due persone diverse, perche' il nuovo soprintendente designato non sara' Pereira". Al di la' se ci sara' o meno il passaggio di consegne, Sala assicura che al nuovo sovrintendente "sara' data garanzia di entrare con pieni poteri".