Milano

Scala, la Prima anche di Mattarella. Non c'è Salvini. Bonisoli tra i detenuti

Prima alla Scala: finalmente presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il ministro Bonisoli guarderà l'opera a San Vittore. Assente Salvini

Scala, la Prima anche di Mattarella. Non c'è Salvini. Bonisoli tra i detenuti

Attila alla Scala di Milano: è una Prima anche per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sinora mancato per vari motivi alle inaugurazioni della stagione del teatro milanese degli anni scorsi. Nel 2015 fu l'apertura del Giubileo a Roma, nel 2016 la crisi del governo Renzi, l'anno scorso un viaggio istituzionale in Portogallo. Con lui la figlia Laura. Nel parterre de roi anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il  ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, con i colleghi Centinaio, Bussetti e Tria in platea. Ed ancora, il vicepresidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, il prefetto Renato Saccone, il sindaco Giuseppe Sala, il governatore Attilio Fontana. Non c'è invece il vicepremier Matteo Salvini.

Alla fine del primo atto, dopo aver salutato gli artisti, il Capo dello Stato incontrerà i senatori a vita Mario Monti e Liliana Segre per un breve saluto. Mentre il ministro Bonisoli al termine del primo atto si recherà nel carcere di San Vittore per proseguire la visione dell'opera assieme ai detenuti, ai magistrati, agli agenti di polizia  penitenziaria. "In questo modo, questa sera - ha spiegato su facebook -, potro' testimoniare l'eccellenza della cultura italiana e delle istituzioni che la promuovono nel mondo e, al contempo, ricordare che non dobbiamo dimenticarci degli 'ultimi' se vogliamo vivere in una societa' giusta, equa, in cui aumentare la qualita' della vita. Pensando - ha detto Bonisoli - anche a chi ha sbagliato e cercando, con il lavoro dei magistrati e degli agenti della polizia penitenziaria, di restituire alla societa' persone che hanno pagato il proprio debito e sono pronte a ricominciare". Secondo il ministro "e' importante la certezza della pena, ma deve essere scontata con dignita'. Il collega Alfonso Bonafede sta facendo un ottimo lavoro in questa direzione. Il lavoro e le arti sono la via maestra per la rieducazione e il reinserimento nella societa'. Per noi del Movimento 5 Stelle - ha concluso - nessuno deve rimanere indietro".







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