Milano

Scala: Meyer, no all'opera per il dovere di proteggere il personale

Il sovrintendente del Teatro alla Scala sottolinea il fatto che questo è il momento della responsabilità evitando spettacoli che potrebbero creare rischi

Scala: Meyer, no all'opera per il dovere di proteggere il personale

"Era impossibile" portare in scena un'opera per la Prima della stagione in questo momento, a causa della pandemia. Il sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer lo ha ribadito in conferenza stampa di presentazione dell'evento per Sant'Ambrogio, spiegando che questo e' il momento della responsabilita'. Dopo il focolaio di coronavirus tra i coristi, scoppiato nonostante il rispetto delle regole anti contagio, non vuole che il personale corra altri rischi. "E' difficile fare un'opera vera con le distanze di 2 metri tra i coristi per esempio. O mettere 80 musicisti stretti nella fossa. Non voglio far correre rischi al personale - sottolinea - . Abbiamo avuto un problema grosso nel coro focolaio, non si scherza con la salute. Abbiamo rispettato tutte le regole e forse queste regole non sono abbastanza forti. Abbiamo il dovere di proteggere il nostro personale. "Non possiamo vedere tutti i giorni" ci sono limiti per tutta la societa' con ristoranti e negozi chiusi, e "dall'altra parte come dei come dei bambini che vogliono il regalo di Natale vogliamo fare un'opera mettendo a rischio la salute dei dipendenti". Non sono d'accordo". "Certo non siamo felici di non farlo, sognavo il 7 dicembre ma questo sogno, quest'anno non lo potro' far diventare realta'".








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