Milano

Scala, quale sarà il futuro di Meyer? "Cerco accordo tra i soci sul nome"

a cura della redazione

Sala: "Da un lato c'è la possibilità dell'incandidabilità che potrebbe non essere applicabile alla Scala e dall'altro la volontà dei soci di sostenere un altro

Scala, quale sarà il futuro di Meyer? "Cerco accordo tra i soci sul nome"

Il reintegro dell'ex sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli Stephane Lissner "potrebbe" aprire prospettive diverse anche al teatro alla Scala, "ma quello che intendo fare è trovare consenso fra tutti i soci fondatori sul nome" del nuovo sovrintendente, "che sia Meyer o che sia un altro". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine degli Stati Generali della cultura promossi da Il Sole 24 Ore a Milano, commentando la sentenza con la quale il giudice del lavoro di Napoli ha accolto in via cautelare il ricorso di Lissner contro la nottammo che impone il pensionamento a 70 anni per i sovrintendenti delle fondazioni liriche.

Sala: "Da un lato c'è la possibilità dell'incandidabilità che potrebbe non essere applicabile alla Scala e dall'altro la volontà dei soci di sostenere un altro nome"

Secondo Sala, quindi, "da un lato c'è la possibilità dell'incandidabilità che potrebbe non essere applicabile alla SCALA e dall'altro c'è la volontà dei soci di sostenere un nome o l'altro. Quello che bisogna fare in questi mesi anche per rispetto a Meyer, che giustamente deve sapere se verrà rinnovato o meno e con che formula, è trovare un accordo tra i soci ed è necessario lavorarci in questi mesi. Con da un lato la forma e la possibilità tecnica e dall'altro la volontà di andare avanti con Meyer o meno". "Io- ricorda quindi Sala- ai tempi avevo prospettato una possibilità che era quella di confermare Meyer fino alla fine del mio mandato, però non intendo andare avanti e mettere il consiglio in condizione di dividersi. Abbiamo qualche mese, credo che se si arrivi a prendere una decisione all'inizio del 2024, un anno prima della scadenza, vada bene".







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