Milano
Scala, tutto pronto per Turandot per Expo: "Sarà un capolavoro"
Tutto pronto per la Turandot, l'opera di Giacomo Puccini con il finale composto da Luciano Berio, che il 1° maggio al Teatro alla Scala di Milano, inaugurera' Expo 2015, e dara' anche il via sul podio a Riccardo Chailly in veste di Direttore Principale. Il finale scelto per l'opera incompiuta di Puccini e' quello di Luciano Berio, che viene eseguito per la prima volta in forma scenica alla Scala. Berio lo compose nel 2001 riprendendo per la prima volta 23 dei complessivi 30 schizzi lasciati da Puccini prima della morte. La prima assoluta fu diretta proprio da Riccardo Chailly nel 2002 al Festival delle Canarie. "La versione che eseguiamo - ha spiegato il direttore - esprime la grandezza del genio di Berio, un grandissimo autore che sapeva andare 'sotto pelle' all'autore che avvicinava. Con lui, Turandot nel giorno di Expo sara' un capolavoro".
E se il finale di Berio e' meno noto di quello piu' composto da Alfano e' perche' quello di Berio, come spiega Lissner, "e' piu' difficile da eseguire ed e' molto impegnativo anche dal punto di vista vocale". Berio si dedico' innanzitutto allo studio dei frammenti originali di Puccini e a differenza di Alfano, si ripropose di utilizzare il piu' possibile gli schizzi, e ne inserisce 23 su 30 (delle complessive 307 battute del finale 133 sono di mano di Puccini, 174 di mano di Berio) combinandoli con una serie di rimandi a temi gia' presenti nel resto dell'opera, a cominciare dal "Nessun dorma" utilizzato anche da Alfano. Il cast e' ben collaudato: Nina Stemme e' Turandot, Aleksandrs Antonenko il principe Calaf, Maria Agresta Liu', Alexander Tsymbalyuk Timur. Quanto al regista Nikolaus Lehnoff e' stato Chailly a proporlo a Pereira. Della sua Turandot ha anticipato oggi in conferenza qualche novita': come il corpo di Liu' tenuto sul palco anche dopo la sua morte nella scena finale. E una Turandot con un vestito che la fara' sembrare "un grande insetto con un grosso mantello". "La scenografia e' unica per tutta la serata - aggiunge il regista -. All'inizio sembra un carcere dove nessuno riesce a svelare gli enigmi. E alla fine, quando Turandot abbandona il suo costume entra la luce da tutta una serie di finestre. Sara' cosi' forte che il pubblico sara' abbagliato".
Turandot inaugura la programmazione scaligera per Expo: sei mesi in cui il teatro sara' aperto per 122 serate d'opera, 62 di balletto e 90 concerti. Gia' il 2 maggio i Berliner Philharmoniker inaugureranno il Festival delle Orchestre Internazionali per Expo, che durera' fino al 27 ottobre, e dal 16 maggio andra' in scena CO2, l'opera sul cambiamento climatico commissionata dal Teatro alla Scala a Giorgio Battistelli. L'opera sara' ripresa dalle telecamere della Rai e trasmessa in diretta televisiva su Rai5 e radiofonica su Radio3 oltre che in differita nei cinema il 21 maggio. La diretta televisiva raggiungera' il carcere di San Vittore in collaborazione con il Comune di Milano e l'Associazione Quartieri Tranquilli. C'e' anche una novita' voluta da Chailly che riguarda la prova di venerdi' 24 maggio: sara' aperta agli studenti di tutte le Universita' milanesi e preceduta (ore 18) da un incontro con il Maestro. L'incontro, organizzato dal Servizio Promozione Culturale, e' gia' tutto esaurito. Sono stati invitati studenti di tutte le Universita' milanesi: Statale, Bicocca, Bocconi, Cattolica, Politecnico, Bicocca, IULM e San Raffaele, oltre ad allievi dell'Accademia della Scala, della Civica Scuola di Musica, del Conservatorio. Saranno presenti anche alcuni studenti del Conservatorio di Como che hanno seguito un corso su Turandot. "I giovani e il pubblico milanese non sono ancora sufficientemente integrati con il teatro alla Scala. Anche per questo apriamo alle universita' - ha spiegato Chailly -. Si deve fare di piu' per avvicinare la citta' e abbattere un diaframma ancora percepibile". Per l'inaugurazione dell'Expo di Milano 2015 l'Istituto della Enciclopedia Italiana ha inteso rinnovare il proprio impegno per la ricerca e la valorizzazione di testimonianze storiche, realizzando, per signorile cortesia dell'Archivio Storico Ricordi, una riproduzione in facsimile del libretto originale dell'opera Turandot di Giacomo Puccini, su versi di Giuseppe Adami e Renato Simoni, per la prima assoluta al Teatro alla Scala del 25 aprile 1926. Il libretto verra' consegnato agli spettatori insieme al programma di sala.