Milano

Scali ferroviari, corsa contro il tempo per l'approvazione bis

Giuliano Pisapia e la sua Giunta contano di riportare in consiglio la delibera sul piano di riqualificazione degli scali ferroviari bocciata mercoledì in aula entro il 18 dicembre. Una nuova delibera è già stata scritta e approvata proprio in giunta, con un "blitz" nella serata di giovedì. Non cambiano i contenuti ma le premesse, arricchite illustrando l'utilità pubblica del piano di rilancio. Ma prima di approdare in aula, il nuovo testo deve essere vagliato dalla Commissione Urbanistica. E lì potrebbe incontrare nuovamente difficoltà, non solo per le ristrettezze temporali ma anche perchè presidente ne è il socialista Biscardini, tra coloro che mercoledì hanno bocciato il piano in consiglio.

L'INCONTRO CON DE CESARIS E MARAN - Nel frattempo il circolo 02PD ha promosso per martedì 15 dicembre presso la Sala del Consiglio di Zona 3 in via Sansovino 9 un incontro sugli scali per illustrare "la loro fondamentale importanza per il futuro della città, soprattutto dopo la gravosa vicenda che si è verificata in Consiglio comunale". Interverranno Ada Lucia De Cesaris, già vicesindaco e assessore all'Urbanistica, e Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità. "Riteniamo di sinistra - spiega il circolo - promuovere lo sviluppo sostenibile della città e dare nuova vita ad aree abbandonate, quello cioè che prevede l'accordo per riqualificare gli scali ferroviari, frutto del lavoro di tanti, a cominciare soprattutto da Lucia De Cesaris e Pierfrancesco Maran. Un accordo che dà nuovi servizi ferroviari e soprattutto consente di far vivere aree attualmente dismesse e degradate restituendole ai milanesi. Purtroppo il Consiglio Comunale, con un 'bel' gioco d'aula tra opposizione e un pezzo degli eletti di maggioranza nel 2011, ha avuto i numeri per bocciarlo. Ora si capirà se ci sono le condizioni per poter approvare questa delibera".

IARDINO (PD): "GIUNTA NON SCAVALCHI CONSIGLIO" - "La giunta non può ripresentare la stessa delibera senza prima incontrarci. Se deve esserci un altro voto bisogna prima valutare perché". Così Rosaria Iardino, del Pd, riguardo alla delibera bis sugli scali ferroviari, dopo la bagarre portata dal centrodestra nelle due commissioni consiliari in programma questo pomeriggio. "Se in consiglio comunale la delibera non è passata, ed è stato uno scivolone, per incapacità di contarci, non si può ripresentarla all'aula senza fare prima una discussione con la maggioranza. È sbagliato seguire la data del 18 dicembre tralasciando i mesi a venire e i tanti provvedimenti che dobbiamo portare avanti". Quanto accaduto mercoledì in consiglio "è stato un errore, ma la responsabilità sta nei numeri che non c'erano. È molto pericoloso riproporre la delibera così. Serve un incontro di maggioranza e non incaponirsi su questo provvedimento lasciando perdere il resto. Perché in aula ci siamo noi. E che ci sia anche il sindaco".

PASSERA: "GIUNTA INCAPACE E ARROGANTE" -  “La Giunta Pisapia è riuscita a creare un clamoroso pasticcio istituzionale e procedurale su uno dei provvedimenti più importanti per Milano affrontati nell’arco di questa Amministrazione. Una condotta che dimostra da un lato l’incapacità progettuale di questo governo cittadino, ha impiegato cinque anni per partorire un topolino, e dall’altro la sua arroganza, dimostrata dalla totale mancanza di rispetto per la libera espressione democratica e dal sostanziale annullamento della volontà del Consiglio Comunale”. Così Corrado Passera, candidato sindaco di Milano, commenta la decisione della giunta di proporre una nuova delibera di ratifica dell’accordo di programma sugli scali ferroviari dopo che questa stessa delibera era stata bocciata il 9 dicembre dallo stesso Consiglio. E aggiunge: “la proposta di riqualificare gli scali ferroviari nasce dalla Giunta Moratti. Quella attuale ha creduto di migliorare quanto proposto dal PGT Masseroli con una riduzione delle volumetrie insediabili e riproponendo un generico mix funzionale senza riuscire a vedere in prospettiva le destinazioni e le vocazioni delle singole aree. Il tema degli scali dismessi ha un’importanza centrale nell’ambito del nostro progetto di città policentrica e si inserisce nel progetto di fornire Sicurezze ai Milanesi, in primis il lavoro. La loro riqualificazione deve prevedere un piano organico in cui convivano nuove iniziative di residenza pubblica e spazi destinati alle attività culturali, una grande cintura di verde e impianti sportivi all’avanguardia, luoghi di socializzazione e spazi dedicati alla valorizzazione delle produzioni agricole del territorio. Inoltre, uno o più di questi scali potrebbero ospitare qualche nuovo grande progetto per Milano. Il tutto collegato al completamento della rete dei trasporti locali tramite la realizzazione di una circle line che colleghi le linee metropolitane”. “Se Milano e la Città Metropolitana – conclude Passera – avessero quell’assetto istituzionale della Grande Milano Città Stato che propongo nel mio programma, queste decisioni così strategiche per lo sviluppo e la crescita occupazionale del nostro territorio potrebbero essere prese e concretizzate in tempi e modalità estremamente più rapidi. Con grande beneficio per tutti i cittadini”.

FI: "RITIRINO LA DELIBERA" - "Ritiro della delibera di giunta e un incontro urgente di tutti i capigruppo con il sindaco Giuliano Pisapia, "o sarà così e anche peggio per i prossimi sei mesi". Sono le richieste formalizzate dal capogruppo di Forza Italia a palazzo Marino Pietro Tatarella, al termine delle due commissioni caratterizzate questo pomeriggio dall'ostruzionismo del centrodestra, dopo la delibera "bis" sugli scali ferroviari approvata ieri sera dalla giunta. "Se volete parlare di serietà, la giunta ritiri quella delibera votata ieri sera alle otto. La partita è finita al 90esimo e non si rigioca. Chiedo al capogruppo del Pd Lamberto Bertolè una riunione urgente con il sindaco, o i prossimi sei mesi saranno tutti così. Quello che e' stato fatto è di una gravità enorme".

DE CORATO: “LA DELIBERA NON PASSERA' MAI" - La delibera sugli scali ferroviari, anche se ripresentata, non passerà mai. Anzi, si commetterebbe un abuso anche solo a iscriverla all’ordine del giorno se non cambia il dispositivo. Non si può riproporla uguale e cambiare solo le premesse, come vogliono fare, non è come cambiare la parte del dispositivo. Tanto più che sono certo che il presidente del Consiglio quando prende una posizione la mantiene e non accetterebbe mai di cambiare il suo voto davanti a una delibera nella sostanza identica. Comunque, se dovessero insistere a volerla riproporre, si preparino a un comitato di accoglienza in Aula di particolare calore: neanche se lo immaginano l’ostruzionismo che metteremmo in atto”. Lo dichiara Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione, commentando la delibera sugli scali ferroviari bocciata due giorni fa.







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