Milano
Scali ferroviari, la protesta dei 300 architetti: "Comune si smarchi da Fs"

Scali, al via domani il workshop con cinque archistar. Altri 300 architetti sul piede di guerra: "Il Comune si smarchi da Fs e segua procedure pubbliche"
Scali ferroviari, ha raggiunto quota 300 la raccolta firme di architetti costituitisi in un comitato per contestare la scelta dell'Amministrazione di Milano di affidare ad Fs l'organizzazione di un workshop di tre giorni che vedrà protagonisti cinque archistar ed i loro studi. Si tratta di Stefano Boeri (studio Sba), Benedetta Tagliabue (Embt), Cino Zucchi (Cza), Francine Houben (Mecanoo) e Ma Yasong (Mad Architects). Ad essere giudicato inopportuno è l'incarico diretto di consulenza senza selezione pubblica, considerando che dopo il workshop i cinque studi potranno sviluppare per tre mesi le proposte di scenario che saranno presentate. Nel frattempo alla tre giorni intitolata "Dagli scali la nuova città" e che si svolgerà allo scalo Farini da domani a sabato si sono già iscritte 1200 persone. Uno dei portavoce della protesta, Emilio Battisti, racconta al quotidiano Il Giorno: "L’incontro è stato organizzato senza trasparenza e senza seguire le procedure pubbliche. Il modo in cui sono stati scelti i cinque architetti che saranno tra i protagonisti della tre giorni sugli scali ci ha lasciati molto perplessi. Tutte le competenze e tutte le idee si devono poter esprimere alla pari. Fs ha solo interessi immobiliari in questa vicenda, il Comune invece deve fare gli interessi pubblici. Sono controparti, anche perché Fs, dopo la bocciatura da parte del Consiglio comunale del vecchio accordo, ha fatto ricorso al Tar contro Palazzo Marino chiedendo un risarcimento danni". I firmatari temono insomma che possa esserci "una indebita pressione sul Comune" da parte di Fs. La richiesta è dunque di dissociarsi dall'iniziativa e di indire, prima della firma del nuovo accordo, un concorso pubblico realmente aperto a tutti.
L'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran rassicura che seguiranno altri momenti di dibattito pubblico e che l'incarico per i cinque architetti prescelti non ha a che vedere con la successiva fase di masterplan, che prevede un concorso. Ed il presidente della commissione urbanistica Bruno Ceccarelli aggiunge: "Il percorso di ascolto è aperto al contributo di tutti coloro che vorranno presentare proposte o suggerimenti sul tema della riqualificazione degli ex scali. La commissione congiunta Urbanistica-Mobilità sarà la sede più adatta per presentarli". Gli scali interessati sono Porta Romana, Porta Genova, Farini, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo.