Milano

Scali ferroviari, maratona in aula: a Palazzo Marino dalle 17 di ieri

Consiglio comunale in seduta ad oltranza a Palazzo Marino. Dalle 17 di ieri i consiglieri di Milano sono in Aula per la discussione della delibera-bis sugli scali ferroviari: un dibattito arrivato dopo circa due ore di confronto, e proteste, proprio sull'opportunita' della discussione. Il provvedimento in questione, che recepisce l'accordo di programma sulla riqualificazione delle aree degli scali ferroviari, era, infatti, gia' passato in Aula lo scorso 9 dicembre, incassando la bocciatura con i voti contrari anche di parte della maggioranza (sinistra per Pisapia e Biscardini dei socialisti), oltre a quello del radicale Cappato e dell'indipendente Grassi. Per salvare l'accordo che scade alla mezzanotte di oggi, la Giunta aveva scelta di ricorrere all'approvazione di una delibera bis che ricalca la precedente fatto salvo per alcune modifiche nelle premesse.

Una forzatura secondo l'opposizione, ma non solo, che svuota di senso l'azione del consiglio che gia' si era espresso. Lo stesso presidente dell'Aula, Basilio Rizzo, contrario al provvedimento, ha difeso l'Istituzione che rappresenta prendendo la parola dal suo scranno di consigliere: "il consiglio e' stato considerato nulla - ha detto -, nessun presidente potrebbe sostenere una tesi che svuota la funzione del consiglio. Questo - ha aggiunto - e' un voto di coscienza che pesera' per oggi e per il futuro".

Sebbene il sindaco, Giuliano Pisapia, abbia mostrato apertura e manifestato disponbilita' a trovare una soluzione, l'opposizione ha rifiutato compatta spiegando di non poter far passare il principio che se l'Aula boccia un provvedimento, la maggioranza lo ripresenta finche' non passa. Il voto arrivato ieri sera ha comunque deciso per l'avanzamento della delibera nell'ordine dei lavori e, quindi, per la discussione del provvedimento. E' quindi partito il lungo iter di contrapposizione, con la discussione degli emendamenti (556, poi un centinaio ritirati), e la determinazione della maggioranza a non mollare, anche fisicamente: il numero legale coincide infatti con i consiglieri di maggioranza piu' il sindaco (che non ha mai lasciato l'Aula dalle 17 di ieri) che sono quindi costretti a garantire la propria presenza fino alle mezzanotte di oggi, pena il decadimento della seduta e della delibera.








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