Milano
Scali ferroviari, l'opposizione occupa l'ufficio del sindaco e i banchi della Giunta

Bagarre a Palazzo Marino per la delibera sugli scali ferroviari. Dopo una commissione infuocata, la minoranza ha messo in scena una serie di reazioni plateali di protesta, come l'occupazione dell'ufficio del sindaco e dei banchi della giunta in Aula. Motivo del contendere e' il provvedimento dell'Amministrazione che recepisce l'accordo di programma sugli scali ferroviari, gia' passato in Aula e bocciato dal Consiglio comunale con i voti contrari anche dei consiglieri di Sinistra per Pisapia. La Giunta ha tentato di correre ai ripari approvando una delibera bis che delle precedente cambiava soltanto il preambolo per riportarla al vaglio dei consiglieri, suscitando le ire dell'opposizione.

Dopo le proteste in commissione urbanistica, con ostruzionismo e numerose richieste di intervento, i tre capigruppo della minoranza, Pietro Tatarella (Fi), Alessandro Morelli (Lega) e Marco Osnato (FdI), seguiti da altri consiglieri, hanno fatto irruzione nell'ufficio del sindaco chiedendo il ritiro della delibera che dovrebbe invece essere discussa oggi, giovedì 17 dicembre. La protesta prosegue in aula con l'occupazione dei banchi della Giunta. "Questo e' l'unico modo con cui questi consiglieri possono tornare a occupare quei banchi - ha detto l'assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino -. E' una pagliacciata gravissima di chi vuole bloccare lo sviluppo di Milano. Se la delibera non verra' votata i cittadini non avranno verde e housing sociale negli scali ferroviari. E' un provvedimento molto serio che deve essere messo subito in discussione".
"LA GIUNTA NON RITIRA IL PROVVEDIMENTO" - L'iniziativa dell'opposizione ha portato ad una interruzione della seduta di ieri sino alle 19. Ma i lavori sono quindi ripresi. "Il sindaco mi chiede di riferire che la giunta ritiene di non ritirare il provvedimento" . L'annuncio è del presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo alla ripresa della seduta dopo la sospensione per l'occupazione simbolica del centrodestra. "Il consiglio assumerà i suoi orientamenti, secondo le regole del consiglio che il presidente del consiglio comunale cercherà di fare rispettare, se ci riesce".
GHEZZI (PD): "LASCIO LA MAGGIORANZA" - "Sarà l’ultima volta che sosterrò il Sindaco e la sua Giunta, uscendo dalla maggioranza e, conseguentemente dal Gruppo Consigliare del Partito Democratico". Lo scrive su Facebook il consigliere comunale Gabriele Ghezzi, presidente della commissione Sicurezza riguardo alla delibera sugli scali ferroviari. "Sono avvilito e rammaricato per come i consiglieri siano stati trattati e non considerati. Si è esaurito definitivamente quel senso di responsabilità che avevo, visto che altri, in primis il Sindaco, non lo hanno mai avuto! E dopo tutto questo qualcuno passerà i prossimi sei mesi con il pallottoliere, al fine di verificare se la maggioranza sia ancora autosufficiente".
STRADA: "SCENEGGIATA IRRISPETTOSA DI ISTITUZIONI E DONNE" - L'iniziativa della minoranza ha suscitato la reazione indispettita anche della consigliera Elisabetta Strada che e' stata mal apostrofata dai colleghi Morelli e Tatarella che le hanno chiesto di portarle un caffe': "e' vergognoso - ha detto - e' una sceneggiata ridicola e irrispettosa nei confronti delle istituzioni e nei confronti di un consigliere donna. Se vogliono fare i loro teatrini politici li facciano, ma non mancando di rispetto alle persone".