Schiscetta a scuola, è già scontro tra Comune e Regione
Regione Lombardia promuove la possibilità per i bambini di portare la schiscetta a scuola. Il vicesindaco di Milano: "Dibattito ideologico"
Con l'inizio dell'anno scolastico c'è stata in Regione Lombardia l'approvazione della mozione "pro schiscetta", per consentire ai genitori di far portare da casa ai propri figli un pasto già preparato da consumare a scuola. Le mamme 'pioniere' di questa opzione hanno finora incontrato qualche difficoltà: alla Pirelli l'alunna presentatasi con la schiscetta ha mangiato separata dai compagni, due mamme della Giusti si sono viste rifiutate la richiesta perchè mancava la firma del coniuge. Ma altri genitori hanno manifestato interesse chiedendo ai presidi come comportarsi.
La Regione prepara i passi successivi, con la commissione cultura che ha approvato una mozione, con prima firmataria Paola Macchi del Movimento Cinque Stelle, per convocare un tavolo di confronto con Anci, ufficio scolastico regionale e associazione genitori.
La questione sta finendo al centro di uno scontro politico. La vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo è contraria all'idea e parla di un "dibattito ideologico, visto il numero di persone talmente esiguo interessato a questa richiesta rispetto al totale di bambini coinvolti dalla refezione scolastica. La mensa è un luogo dove i bambini imparano a stare insieme, a relazionarsi. Perché privarli? Infine, se passa l’idea della 'schiscetta' passa anche l’idea che a scuola si può fare quello che si vuole". E il consigliere regionale Pd Fabio Pizzul aggiunge: "La Regione non è competente in materia e siamo d’accordo sul confronto ma solo se si tratta di pensare a un miglioramento del servizio".