Milano

Sciopero medici, Gallera: "Siamo con loro, da Roma servono risposte concrete"

Sciopero dei medici, presidio di protesta anche sotto il palazzo della Regione. L'assessore Giulio Gallera: "Il sistema ha bisogno di risposte certe da Governo"

Sciopero medici, Gallera: "Siamo con loro, da Roma servono risposte concrete"

(IMPRESE-LAVORO.COM) Milano - "Il sistema sanitario nazionale ha bisogno di risposte certe e concrete da parte del governo. Da assessore al Welfare sono a fianco di tutti i medici che oggi contestano lo Stato centrale che da troppi anni non affronta in maniera seria le criticità che non permettono condizioni lavorative adeguate, come il rinnovo dei contratti e lo sblocco della spesa per il personale sanitario". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in merito allo stato di agitazione di oggi, venerdì 23 novembre, dei medici. "Da tempo - ha spiegato Gallera - ci battiamo per la cancellazione del blocco della spesa per il personale della sanità, fissato al dato 2004 ridotto dell'1,4%, per facilitare il turnover del personale che permetterebbe nuove assunzioni e la stabilizzazione dei precari". "La mancanza di personale sanitario, medico ed infermieristico - ha ricordato l'assessore - è ormai un problema cronico del sistema sanitario che concorre anche ad alimentare le lunghe liste d'attesa nelle strutture sanitarie. Regione Lombardia ha voluto dare il suo contributo e ha investito quest'anno 6,5 milioni di euro per finanziare 55 borse di studio in più per specializzandi. Si tratta certamente di un provvedimento che non risolverà il problema, ma dimostra l'attenzione di Regione per i nostri medici la cui professionalità è componente fondamentale dell'eccellenza del sistema sociosanitario lombardo".

Medici e veterinari hanno promosso il presidio di protesta anche sotto Palazzo Lombardia per chiedere il rinnovo del contratto nazionale, il ricalcolo dei fabbisogni e l'aumento delle borse di specialità. Oggi le sigle sindacali di dirigenti medici, veterinari e sanitari hanno indetto uno sciopero di 24 ore. "Carenze di personale e mancato ricalcolo dei fabbisogni hanno ripercussioni importanti. Nel caso degli anestesisti per esempio si sta trasformando la pronta disponibilità da integrativa a sostitutiva. Il medico garantisce la partoanalgesia in sala parto, ma invece di essere in ospedale è a casa reperibile" ha spiegato a Repubblica Cristina Mascheroni, Dirigente medico dell'Asst Settelaghi e presidente della sezione lombarda dell'Aaroi-Emac, l'associazione degli anestesisti e rianimatori italiani. "È importante che il cittadino capisca che in questo momento stiamo scioperando per il rinnovo del nostro contratto nazionale, ma di fatto scioperiamo soprattutto per un sistema sanitario nazionale che resti pubblico e di alta qualità. E se continuerà questo definanziamento questo non sarà più possibile".







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