Milano
Scola mette all'asta le maglie di Inter e Milan per i soldati in Iraq
All'"asta" le magliette ufficiali di Inter e Milan (firmate da Zanetti e Baresi) e il pallone dello stadio Meazza per i cristiani perseguitati in Iraq. L'iniziativa e' dell'arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, che ha messo all'"asta" le maglie ufficiali delle due squadre, della prossima stagione, ricevute in dono dalla dirigenza dello Stadio Meazza di Milano. Le offerte, raccolte da Caritas Ambrosiana, saranno destinate ai cristiani perseguitati e sfollati nei campi profughi in Iraq che il cardinale stesso incontrera' ad Erbil nel suo prossimo viaggio dal 16 al 20 giugno.
Il Cardinale ha subito deciso di donare questi tre omaggi alla Caritas Ambrosiana per finanziare gli interventi nei campi profughi della capitale del Kurdistan iracheno. Per aggiudicarsi le maglie e il pallone bisognera' chiamare l'Ufficio Raccolta Fondi di Caritas Ambrosiana al numero 02.76037324. Chi fara' l'offerta migliore si aggiudichera' ciascun dono. Occorrera' esprimere un'offerta specifica per la maglia dell'Inter, quella del Milan e il pallone da calcio. La maglia dell'Inter e' stata impreziosita dall'autografo del "capitano", il vicepresidente di FC Internazionale Javier Zanetti; quella dell'AC Milan dall'autografo dello storico capitano rossonero e ambasciatore del Milan Franco Baresi. Le offerte saranno raccolte da domani, giovedi' 4 giugno a venerdi' 5 giugno entro le ore 12. Il risultato di questa sorta di asta di beneficenza confluira' nella raccolta fondi lanciata la scorsa settimana a favore dei profughi fuggiti da Mosul e i villaggi della piana di Ninive nel nord dell'Iraq la scorsa estate dopo l'avanzata delle milizie dell'Isis.
"Nell'ultimo anno, piu' di 125 mila cristiani sono stati costretti a fuggire dai loro villaggi solo perche' hanno scelto di rimanere cristiani, rifiutando le condizioni imposte dall'Isis - spiega, il vescovo di Erbil, mons. Bashar Warda. - Hanno dovuto abbandonare i loro villaggi di notte, nell'oscurita'. Molti di loro hanno percorso il loro personale Calvario per lunghe ore, dopo essersi lasciati alle spalle tutto tranne i vestiti che avevano indosso. Oggi abbiamo famiglie che vivono completamente grazie alla carita' degli altri. Meno di un anno fa, quelle stesse famiglie vivevano nelle loro case, sostenendosi da sole, con entrate sufficienti o abbondanti". Il 19 giugno, nel corso del suo viaggio in Libano e in Iraq, il cardinale Scola sara' ad Erbil, tra le tende che da quasi un anno ospitano decine di migliaia di profughi cristiani per portare loro la solidarieta' della Chiesa ambrosiana.