Scuola, caos trasferimenti. Aprea: "Temo per l'inizio dell'anno"
Il software che gestisce la mobilità interprovinciale dei docenti ha causato numerosi errori, ma il tempo ora stringe
"Nonostante l'impareggiabile impegno e lavoro dell'Ufficio scolastico regionale della Lombardia temo che l'avvio dell'anno scolastico possa essere pregiudicato dalla situazione che si sta delineando in tutta Italia già in questi giorni": l'allarme sull'inizio dell'anno scolastico è stato lanciato dall'assessore regionale all'Istruzione Valentina Aprea. Nella bufera è infatti finito l'algoritmo con cui è gestita la mobilità interprovinciale dei docenti, che avrebbe generato numerosi errori. Risultato? Gli uffici di provveditorato di via Soderini sono tempestati di dimande di conciliazione da parte degli insegnanti, che chiedono una correzione al ministero rispetto ai dati elaborati dal sistema. Che non sono solo numeri e statistiche, ma determinano spostamenti anche di centinaia di chilometri per gli insegnanti. "Siamo sommersi - ha spiegato a Repubblica Marco Bussetti, direttore dell'ufficio scolastico di Milano -, aspettiamo che da Roma arrivino indicazioni ufficiali su come comportarci perché, in questo momento, nemmeno noi lo sappiamo". Difficile districarsi nella burocrazia. Avverte Cisl che il verbale di conciliazione va mandato all'ufficio scolastico provinciale della provincia di partenza dov'è stata presentata domanda di trasferimento, che farà da punto di raccolta per il ministero che dovrà decidere se accogliere o meno l'istanza. Ma il sistema delle conciliazioni non è certo fulmineo. E il tempo scorre inesorabile. Gli insegnanti delle scuole dell'infanzia avrebbero solo due giorni a disposizione. A settembre cosa accadrà?