Milano
Scuola di principesse nel Milanese, polemiche social. La titolare: "Un gioco"

L'iniziativa della Maison degli Eventi di Rho al centro di accuse di sessismo e patriarcato. La titolare: "E' una ludoteca: oggi principesse, domani indiani"
"Scuola di principesse" nel Milanese, sui social accuse di sessismo e patriacato
Galateo, portamento, camminata con i tacchi, bon ton, dizione, trucco e acconciatura: sono queste le discipline della "scuola di principesse" avviata a Rho, nel Milanese, da Stefania Vadalà, fondatrice della ludoteca Maison degli Eventi. Corsi rivolti a bambine dai 6 i 9 anni, come recitano gli annunci, al termine dei quali è rilasciato un attestato.
L'iniziativa è stata accolta con curiosità ma anche da perplessità e aperte proteste da parte di chi ritiene che si tratti di una proposta sbagliata, con accuse di sessismo e patriarcato.
Scuola di principesse, la titolare replica: "Siamo una ludoteca, no a stereotipi di genere"
Così ha chiarito Vadalà sui social: "Il post non intendeva proporre un corso di educazione per bambine, non voleva proporre di abbracciare stereotipi di genere e non voleva criticare altre forme di espressione dell'infanzia. Per noi bambini e bambine possono essere qualsiasi cosa, possono esprimere la loro bellezza attraverso qualunque forma, possono interpretare qualunque personaggio senza che questo etichetti il loro essere. Questa è una ludoteca. Il fatto che ci fosse una bambina nella foto di presentazione, scelta forse un po' sommaria, non esclude che l'invito fosse aperto a tutte e tutti. Oggi si gioca alle pricincipesse, domani agli indiani. Tutto qui". Il corso dovrebbe partire ad aprile, con durata trimestrale.