Milano

Scuola, Flc Cgil: in Lombardia 5.108 supplenze da assegnare

I numeri piu' eclatanti riguardano la provincia di Milano, fortemente in ritardo

Scuola, Flc Cgil: in Lombardia 5.108 supplenze da assegnare

 "Il ministero dell'Istruzione, pur avendo anticipato i tempi per poter garantire tutti i docenti in classe all'inizio delle lezioni, non ha fatto i conti con il sistema informatico e l'algoritmo del procedimento di assegnazione delle supplenze. Il leit motiv che ricorre ogni nuovo anno scolastico e' l'assegnazione delle migliaia di supplenze, in particolare nella regione Lombardia. A livello nazionale i posti che risultano da assegnare a supplenze sono circa il 20%; in Lombardia siamo all'incirca al 35%". Lo rende noto Flc Cgil Lombardia.

"Quest'anno - denuncia il sindacato - il nuovo sistema informatico nazionale del ministero per l'assegnazione delle supplenze ha in parte consentito un primo blocco di supplenze a settembre, ma a seguito di errori di calcolo dell'algoritmo la situazione e' ancora di emergenza. Al 30 settembre in Lombardia risultano da assegnare alle scuole ancora 5.108 supplenze". 

"L'assenza cronica di docenti con specializzazione per il sostegno agli alunni diversamente abili, necessita una procedura di assegnazione di supplenze a docenti non specializzati con incrocio di tutte le diverse graduatorie. Delle 5.108 supplenze ancora da assegnare ben 3.227 sono posti di sostegno, con grave danno per l'utenza piu' fragile che ha urgenza della presenza della figura specifica", aggiunge la Flc Cgil. Le restanti supplenze ancora da assegnare sono: 64 posti all'infanzia, 362 posti alla primaria, 468 posti alle medie e ben 997 posti alle superiori.

I numeri piu' eclatanti riguardano la provincia di Milano, fortemente in ritardo. In aggiunta c'e' da segnalare la criticita' delle molte graduatorie gia' esaurite. "La professione dell'insegnante- continua il sindacato lombardo - non e' piu' attraente per molte ragazze e molti ragazzi. Percorso di studio lungo, precarieta', concorsi a singhiozzo e stipendi bassi sono elementi che allontanano e non attraggono. Se si aggiunge come la scuole e gli insegnanti, in questi anni siano stati poco considerati e come siano stati non valorizzati nel loro ruolo fondamentante per il Paese, la somma da' un risultato negativo".



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