Milano

Scuola, oggi in Lombardia e a Milano riaprono nidi e materne

Dopo oltre sei mesi di chiusura riaprono nidi e materne in Lombardia. Il piano d'azione a Milano, tra aree car free e rilevamento della temperatura

Scuola, oggi in Lombardia e a Milano riaprono nidi e materne

Tornano a suonare le campanelle delle scuole materne in Lombardia: oggi primo giorno in classe così come per i bambini degli asili nido, a oltre sei mesi dalla chiusura forzata causa lockdown.

Riflettori su Milano, dove l'Amministrazione ha garantito di aver trovato posto a tutti i 30mila bambini iscritti nel rispetto degli obblighi imposti dalla pandemia. Il piano d'azione stilato da Palazzo Marino prevede che "per evitare assembramenti negli orari di entrata e uscita saranno attuate tre tipologie d’intervento a seconda delle strade nelle quali si trovano le scuole".

In particolare elle scuole dove manca un marciapiede largo o uno spazio pedonale e non vi è il passaggio del trasporto pubblico "verrà istituito il car free: il divieto di transito ai veicoli nella strada adiacente la scuola, negli orari di entrata e uscita; nelle scuole che hanno marciapiedi larghi o un’area pedonale attualmente non protetta, verranno collocati paletti per impedire la sosta irregolare dei veicoli".

"Nelle restanti scuole si procederà a una 'bollinatura' dell’area di marciapiede circostante l’ingresso, analoga a quella utilizzata sui mezzi del trasporto pubblico, per indicare la posizione più corretta e prudente per bambini e accompagnatori in attesa dell’ingresso".

"Si suggerisce di favorire l’accompagnamento a piedi o in bicicletta di un adulto con un bambino, meglio se con più bambini per ridurre il traffico negli orari di ingresso e uscita in prossimità delle scuole",

Il personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia sarà dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale e verrà sottoposto quotidianamente a rilevazione della temperatura corporea. Spiegano da Palazzo Marino: "Il personale, su base volontaria così come previsto dalla normativa nazionale, è sottoposto ai test sierologici organizzati dalla Regione Lombardia per il tramite delle competenti Ats. Il comune ha già acquistato per l’avvio delle attività: 824.900 guanti monouso, 174.220 mascherine chirurgiche, 1.494 mascherine FFP2, 4.000 visiere protettive, 5.800 confezioni di gel igienizzante - a cui si aggiungeranno presto altre 4.040 confezioni - e garantirà i successivi approvvigionamenti".

È stato stimato e attivato un investimento di 6 milioni di euro per il solo periodo settembre/dicembre 2020 per intensificare le pulizie degli spazi scolastici, dei giochi e degli arredi. Investimento che proseguirà nel 2021". E si "effettueranno la pulizia delle superfici più volte al giorno, un ricambio periodico dell’aria in tutti gli ambienti, la pulizia frequente di giochi, giocattoli e materiali didattici".

Galimberti: "Ogni sezione sarà come una bolla"

L'assessore all'Istruzione Laura Galimberti ha voluto essere presente alla riapertura dell'asilo nido del Portello di via Stratos. "Si riprende e credo che siamo l'unica grande citta' d'Italia a riprendere oggi" ha sottolineato -. Ci sono state mille cose da organizzare, ci son percorsi differenziati e degli spazi riservati alle sezioni. Non ci saranno attivita' di intersezione per i bambini e c'e' una grandissima attenzione all'igiene. all'ingresso abbiamo deciso, come forma di prudenza, di mantenere il triage che abbiamo gia' sperimentato nei centri estivi". Educatrici e educatori, con mascherina, visiera e termometro alla mano, accolgono bambini e genitori che arrivano scaglionati rispetto all'orario di ingresso, possibile tra le 7.30 e le 9.30. "Abbiamo chiesto ai genitori di esprimere delle preferenze per quanto riguarda l'orario e abbiamo cercato regolamentare flussi per 10 ingressi ogni 15 minuti" spiega Andreina Cozzi, responsabile del nido.

"Abbiamo deciso di considerare ogni sezione una bolla che sta all'interno del suo spazio - aggiunge - e se se una sezione utilizza uno spazio, questo viene poi sanificato. Le linee guida? Sono arrivate un po' tardi. Saremo potuti partire il 14 e ci saremmo organizzati meglio". In merito ai protocolli di intervento in caso di una positivita', si e' espressa invece l'assessore Galimberti che ha affermato come "tutta l'organizzazione sia stata immaginata per gruppi di lavoro e per sezione separate. Quindi, nel caso, chiudera' solo la sezione se c'e' il contagio in atto. Se c'e' solo il sospetto, il bambino viene invece isolato come previsto in attesa dei genitori, poi faranno tutti i controlli con il medico di famiglia". Cosa si intende per caso sospetto? "In questi casi ci sono le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanita'. La febbre e' un sintomo che deve essere considerato, cosi' come la tosse insistente. I genitori stessi devono avere a casa la possibilita' di verificare la salute dei bambini. A casa i genitori dovranno essere responsabili della salute dei bambini".







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