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Milano
Scuolabus dirottato, Sy: "Giustizia per i morti in mare, Salvini criminale"
Ousseynou Sy

Scuolabus dirottato, Sy: "Chiedo giustizia per morti in mare, Salvini criminale"

 "Se volete condannarmi fate pure, ma ricordatevi che il mio gesto aveva il solo scopo di salvare vite umane, di farla finita, perche' non se ne poteva piu', tutti i giorni vedevo orrori". Ousseynou Sy, l'autista di origini senegalesi che il 20 marzo 2019 dirotto', tenne in ostaggio e poi diede alle fiamme un bus con 50 bambini, due insegnanti e una bidella a San Donato Milanese, fortunatamente senza provocare vittime, ha reso dichiarazioni spontanee in aula prima che la prima corte d'Assise di Milano si ritirasse in camera di Consiglio. Sy - nell'aula bunker di San Vittore, dove tra tre ore circa si avra' la sentenza - ha "rinnovato" le sue "accuse a Salvini di crimini contro l'umanita'", rivolgendo un pensiero e una "richiesta di giustizia" per "le famiglie africane che hanno visto i loro parenti morire davanti alle nostre coste tre il 2018 e il 2019". Riguardo all'ex ministro dell'Interno, l'autista senegalese .- che ha ribadito che il suo gesto era puramente dimostrativo - ha usato l'espressione "piccolo duce".

"Il decreto Salvini uccide. E lo fa deliberatamente: il fatto che i magistrati siano rimasti in silenzio li ha resi complici perche' il silenzio uccide". Cosi' Ousseynou Sy - l'autista di origini senegalesi, che il 20 marzo 2019 dirotto', tenne in ostaggio e poi diede alle fiamme un bus con 50 bambini, due insegnanti e una bidella a San Donato Milanese, senza provocare vittime - ha reso dichiarazioni spontanee davanti ai giudici della prima corte d'Assise di Milano, che si e' ritirata in camera di consiglio e vi rimarra' per circa tre ore prima di pronunciare la sua sentenza.

Sy ha accusato i pm Luca Poniz e Alberto Nobili (capo del pool antiterrorismo) presenti nell'aula bunker di San Vittore, perche' "non hanno speso una parola rispetto alla nave Gregoretti quando molte persone sono rimaste in mare per giorni. Era doveroso da parte di un giudice spendere almeno una parola per loro". Il riferimento e' alla nave militare ferma per giorni nel Mediterraneo con un carico di migranti, quanto Matteo Salvini era ministro dell'Interno. Contro di lui Sy ha usato l'espressione "piccolo duce". La richiesta dei magistrati dell'accuusa di condannare l'autista a 24 anni per sequestro a fini terroristici, lesioni, strage aggravata, resistenza e incendio e' stata definita dall'imputato "abnorme e ingiusta". "Mi ha sorpreso davvero - ha detto - E mi sono domandato: come fate a richiedere questa pena nel nome del popolo italiano. Se le colpe dei padri dovessero cadere sui figli non basterebbero due vite al popolo italiano per ripagare i crimini e gli orrori perpetrati in Africa", ha ribadito Sy.

Quindi alla corte: "Non potete fare nulla che non avete gia' fatto". Col pensiero sempre diretto alla sua 'causa' principale, quella di ricordare i morti durante i viaggi migratori nel Mediterraneo, Sy ha affermato: "Ringrazio i miei avvocati, che si sono spesi per me, ma non ho bisogno di difesa. I miei avvocati sono quelli che giacciono in fondo al mare". L'imputato e' stato ripreso dal presidente della Corte, Ilio Mannucci Pacini, perche' in un passaggio si e' rivolto espressamente agli avvocati delle parti civili, in particolare dei due ragazzini, Adam e Rami, che con le loro telefonate hanno fatto intervenire i carabinieri e salvato i compagni: "Lei disse che il mio gesto e' stato nazista e paramilitare, ma mi aspettavo che aggiungesse la parola fascista, ma sembra che il virus della memoria corta abbia contagiato anche lei. Preferisco i nazisti tedeschi che i fascisti italiani", ha affermato. Sy si e' pero' difeso: "Se avessi appiccato il fuoco oggi nessuno sarebbe in questa aula, invece i ragazzini sono usciti come per magia tutti e 51", ed e' su questo punto che il suo avvocato, Giovanni Garbagnati ha chiesto l'insussistenza dell'aggravante terroristica sul reato di sequestro di persona.

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