Milano
Scuole, ecco cosa succederà in Lombardia da lunedì. Inside
Si teme per la riapertura delle scuole di lunedì 10, secondo l'Associazione nazionale presidi della Lombardia potrebbero mancare 3-4 docenti per istituto
Scuole: in Lombardia lunedì lezioni in dad o in presenza?
Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it la Lombardia non avrà un trattamento differenziato rispetto alle altre regioni e dunque le decisioni saranno prese direttamente dal governo Draghi e la Lombardia non farà altro che recepirle. Ad oggi c'è un gruppo, secondo quanto può riferire Affari abbastanza cospicuo, di presidi che spingono per sospendere le lezioni per almeno una settimana e dunque far lezione a distanza ma l'orientamento principale è quello che invece vuole che a partire da lunedì si tornerà in presenza nelle varie scuole con tutti i protocolli di sicurezza così come stabilito dal governo centrale.
Scuole, Governo pronto a impugnare la chiusura imposta da De Luca in Campania
Il governo è orientato a impugnare la decisione del governatore della Campania Vincenzo De Luca di tenere chiuse le scuole elementari e medie. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi. Per l'impugnativa sarà necessario un passaggio nel prossimo consiglio dei ministri.
Scuole in Lombardia, l'allarme: mancheranno 3-4 docenti per istituto
Ritorno a scuola in Lombardia, il presidente dell'Associazione nazionale presidi della Lombardia Matteo Loria lancia un preoccupante allarme in vista del 10 gennaio. Si prevedono infatti circa 3-4mila insegnanti no vax che occorrerà sostituire per poter garantire il servizio scolastico nelle 1.100 scuole della regione. Spiega Loria: "In base a una prima stima fatta sentendo i colleghi delle varie province tra docenti o personale Ata saranno 3-4mila le persone da sostituire lunedì. Oggi scadono i famosi 20 giorni per vaccinarsi, per cui adesso cominciamo ad avere una stima: in media sono 3-4 i docenti per istituto e le scuole in Lombardia sono 1.100, i conti sono presto fatti".
Scuole in Lombardia, i presidi: "Lunedì sarà una follia"
"Siamo decisamente preoccupati per i numeri - ha detto Loria - sarà un lunedì di ordinaria follia, avremo sicuramente grosse difficoltà perchè i numeri sono tali da rendere difficile la garanzia del servizio. Le graduatorie provinciali per le supplenze fortunatamente sono quasi esaurite e dico quasi perchè io stesso ho una cattedra di biologia vacante da settembre, ma tra positivi al Covid, malattie stagionali, e contatti stretti di positivi la situazione è tale per cui lunedì sarà difficile garantire il servizio".
Quale la soluzione? "Non so se la soluzione migliore sia chiudere - prosegue Loria - i bambini in Dad sono chiusi in casa da soli". Anche l'ipotesi di una riduzione d'orario sarebbe percorribile "solo nelle scuole superiori, per gli istituti comprensivi è più difficile anche perchè banalmente un insegnante può comunicare la malattia la mattina stessa". Per Loria "siamo in una situazione kafkiana che dura da due anni a questa parte e il rammarico è che non si sia fatto nulla. Invece di erogarci soldi per strumenti inutili, e qui non voglio tirare in ballo i soliti banchi a rotelle, più utile sarebbe stato avere soldi finalizzati al potenziamento dell'organico". "Le scuole siano autonome fino in fondo - l'autonomia esiste solo sulla carta, lasciassero fare noi".