Milano

Se il Pd fa flop Cottarelli addio. L'usato sicuro Tabacci in ascesa

di Fabio Massa

C'è chi scommette che dopo il 25 settembre Enrico Letta rimarrà sì in sella, ma assai depotenziato

Se il Pd floppa alle politiche, salta anche la candidatura per Lombardia 2023

Carlo Cottarelli, in una intervista a Fanpage.it, a firma di Fabrizio Capecelatro, ha detto chiaro e tondo che non gli è mai stata offerta ufficialmente la candidatura a presidente di Regione Lombardia, ma che l'ha letta dai giornali. "Guardi non lo so, al momento proprio non ci sto pensando alla candidatura della Regione. Neanche prima ci avevo pensato tanto. Non ho mai avuto un’offerta diretta. Avendo appreso la notizia dai giornali, mi sono messo a leggere per farmi un’idea, però poi ho completamente chiuso la testa rispetto a questa ipotesi. Ora penso soltanto alle elezioni del 25", ha spiegato.

C'è chi scommette che dopo il 25 settembre Enrico Letta rimarrà sì in sella, ma assai depotenziato


In effetti a Carlo Cottarelli Enrico Letta l'ha chiesto, esplicitamente, più volte. E la sua candidatura come capolista alle elezioni del 25 settembre è in effetti una sorta di "paracadute" all'incontrario: si apre prima del lancio. Quindi, se Enrico Letta sarà in campo dopo i risultati delle prossime urne, anche Cottarelli dovrebbe onorare la sua promessa al segretario. Ma c'è chi scommette che dopo il 25 settembre Enrico Letta rimarrà sì in sella, ma assai depotenziato e che quindi partirà di fatto un congresso che sarà lungo e sanguinoso per la nuova leadership, che da un lato potrebbe prendere direzione Emilia Romagna, con Stefano Bonaccini già in campo, oppure Giuseppe Provenzano se dovesse prevalere il campo di sinistra e se servisse un uomo da sempre a favore dell'alleanza con il Movimento 5 Stelle, che potrebbe arrivare in termini percentuali in una posizione assolutamente di rilievo e non a distanze siderali dai Dem.


In ogni caso, la candidatura di Cottarelli traballerebbe



In ogni caso, la candidatura di Cottarelli traballerebbe. Un po' per la volontà del candidato in pectore, un po' per la stabilità del suo main sponsor. E quindi? Quindi sta riemergendo in certi ambienti, in assenza di atti di coraggio da parte di dirigenti più giovani, la possibile candidatura di Bruno Tabacci, già assessore a Milano con Pisapia, mantovano, amico anche di Beppe Sala con il quale condivide - a volte in piccoli tour - la passione per la bicicletta che l'ha portato, anni fa, a un remise en forme davvero notevole. Tabacci è un volto televisivo noto, ha la battuta pronta e soprattutto è assolutamente innamorato da Regione Lombardia, della quale è stato presidente, ma per pochissimo tempo, 50 anni fa.

fabio.massa@affaritaliani.it







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