Milano

Sea è alla ricerca di un dg. Modiano verso Carige. I rumors

La Banca ligure ha messo gli occhi addosso a Pietro Modiano, attuale presidente di Sea. Ecco i possibili scenari

di Fabio Massa

Il 20 settembre sarà un giorno decisivo. Non solo per Banca Carige, ma anche e soprattutto per Sea Milano, la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate. Una società che sta letteralmente volando in Borsa e che però si trova a un bivio, che passa da Genova. La Banca ligure, infatti, non è un segreto che abbia messo gli occhi addosso a Pietro Modiano, attuale presidente di Sea, perché vada a sedere sulla poltrona più alta (che scotta, visti i problemi). Il 20 si deciderà se questo avverrà, con l'assemblea dei soci e soprattutto se Modiano avrà i pieni poteri oppure se gli sarà proposto un ruolo di garanzia. In quest'ultimo caso, mormorano i bene informati, l'ex direttore generale di Intesa potrebbe decidere di non impegnarsi nell'impresa di rilanciare Carige. Ad ogni modo, da Sea Milano Pietro Modiano dovrà andarsene con l'approvazione del bilancio, a primavera. Fino ad allora se sarà in Carige, come avrebbe preannunciato al suo cda settimana scorsa, il suo tempo sarà ridotto, nella società aeroportuale. Se invece non si concretizzerà il salto, la sua operatività sarà piena. A primavera, come detto, lascerà la società e non potrà essere rinominato perché è arrivato al limite dei due mandati, secondo il regolamento approvato ai tempi di Pisapia e che Beppe Sala pare - secondo rumors di Affari - non intenzionato a rimettere in discussione.

Che cosa fare dunque con Modiano a mezzo servizio, e comunque da sostituire? Potrebbe essere l'occasione di "mettere ordine". Prima di tutto, con l'inserimento di un direttore generale. Attualmente il sistema è assai strano: prevede che i vari direttori riportino al presidente che non ha le deleghe ma che deve approvare tutto. Con un direttore generale, invece, si "normalizzerebbe" una struttura che ha vissuto fasi complesse ma che ha portato a risultati ottimi. Per individuare la figura si dice che si sia impegnato Nicola Gavazzi, già a capo dei saggi del Comune di Milano (coloro i quali sovrintendono all'elaborazione delle liste dei possibili presidenti o membri del cda delle società meneghine). Gavazzi è oggi in Russell Reynolds, e ha un passato in Egon Zehnder. Pare che contestualmente all'affidamento dell'incarico di scouting abbia lasciato il ruolo ricoperto in Comune. Gavazzi dovrebbe dunque individuare la figura del direttore generale, per la quale Milano-Finanza ha scritto che qualcuno avrebbe pensato ad Arabella Caporello, l'ex direttore generale di Palazzo Marino. Percorso impossibile però, viste le norme dell'ANAC. La prima scelta che però si dovrà fare riguarda la provenienza: dg scelto tra i manager interni o sul mercato? E poi: dovrà essere un aeroportuale, dunque esperto del prodotto, oppure un manager magari finanziario, che abbia la mission di far valorizzare al meglio una quota del Comune da vendere sul mercato? Ad oggi su questo non c'è chiarezza. E' però chiaro che i movimenti sono tanti, e sono rapidissimi. L'intenzione dei soci - che peraltro devono risolvere un tema di chiarezza sul futuro strategico della società - è di arrivare a una soluzione (nel caso il 20 Modiano si impegni in Carige) ben prima della nomina del nuovo presidente.

fabio.massa@affaritaliani.it







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