Milano

Sea, dopo Modiano F2i pensa a Brunini. Inside

di Fabio Massa

E’ l’ultimo grande risiko delle nomine. Uno dei più complicati, perché cade proprio nell’ultimo anno della gestione Pisapia, il sindaco che non si ricandida e che in questo modo rende più delicate tutta una serie di situazioni. Di qualche giorno fa è la notizia del sicuro addio di Alessandro Profumo alla presidenza di Monte dei Paschi di Siena. Al suo posto, si è parlato diffusamente sulla stampa dell’arrivo di Pietro Modiano. Da sempre vicino al Pd, già dirigente numero uno della stessa Unicredit di Profumo, è un nome spendibilissimo. I problemi, per Modiano, sono due. Il primo è che è vero che è vicino al Pd, ma non certo a quello renziano: la sua consorte è Barbara Pollastrini, vera e proprio anima dell’antirenzismo interno al partito nonché finanziatrice di buona parte delle attività di Sinistra Dem. Il secondo problema è che è presidente di Sea, la società aeroportuale. Fin dall’inizio Pietro Modiano, uno dei civil servant più determinati, ha preso questo incarico più come una sfida per la città che come un passaggio della propria carriera di banchiere. I problemi di Sea non sono minimamente risolti. Certo, alcuni passaggi stretti sono passati, ma non sono minimamente risolti. Tuttavia il richiamo della banca è forte e Modiano potrebbe cedere. Se così non fosse, comunque la scadenza è fra circa un anno, nel giugno 2016. Potrebbe ovviamente fare un secondo giro, ma senza Pisapia avrà voglia di rimanere? E allora perché non uscire subito? I giochi, quindi, potrebbero essere particolarmente accelerati. E già, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, c’è chi si scalda (non poco). Si tratterebbe di Armando Brunini, attuale amministratore delegato dell’Aeroporto di Napoli, o meglio della Gesac Spa, che è l’equivalente partenopeo della Sea. Solo che, a differenza della Sea, la Gesac è controllata da F2i, che in Sea è entrata con il 44,3 per cento e corredo di guai e pasticci vari sui bandi. Quindi, secondo i rumors del mondo finanziario-aeroportuale, F2i potrebbe chiedere al Comune di Milano di inserire al vertice un proprio manager. Una richiesta che sarebbe di difficile accoglimento a fronte di un potere politico molto saldo e in sella, ma che viceversa potrebbe trovare sponde in una fase di transizione come quella attuale.

@FabioAMassa







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