Seggio negato ai Radicali, Cappato: "Grave e irreparabile danno"
Ricorso al Tar dei Radicali contro il mancato riconoscimento di un seggio in consiglio, udienza il 22 settembre. Cappato: "Troppo tardi"
La nomina di Lorenzo Lipparini come assessore alla Partecipazione e Open data non placa Marco Cappato, che ha avviato una battaglia legale contro il mancato ottenimento di un seggio in consiglio comunale per i Radicali, che si sono apparentati con Beppe Sala durante il ballottaggio. Il presidente del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha fissato per il 22 settembre l'udienza della II Sezione che tratterà il ricorso della lista. Attacca Cappato: "Avendo il legislatore incomprensibilmente riservato la rapidissima procedura camerale ai ricorsi sulla riammissione delle liste (utilizzata ad esempio per la riammissione in pochi giorni della lista Fratelli d'Italia, o per la candidatura Fassina a Roma) ma non all'attribuzione dei seggi, la decisione del Tar arriverà quando ormai il Consiglio comunale di Milano avrà avviato i propri lavori, eletto gli incarichi apicali come la presidenza del Consiglio e delle Commissioni, espresso il proprio voto sulla nuova amministrazione Sala e sul programma"
"Per responsabilità del Ministro degli interni Angelino Alfano (che ha emanato istruzioni per le Commissioni elettorali che vanno contro sia la lettera e lo spirito della legge che la consolidata giurisprudenza in materia) e di un legislatore indifferente all'urgenza del contenzioso elettorale - possiamo dire che la Lista Radicali federalisti laici ecologisti subisce già ora, indipendentemente dall'esito del ricorso, un grave e irreparabile danno, che toglie ulteriore credibilità al processo elettorale".