Milano

Sel si riunisce a Roma: “Caro Sala, smentisci i rumors”. Intervista

di Fabio Massa

Sel si è riunita, a Roma. Un viaggio nella Capitale per Anita Pirovano, segretaria metropolitana, e per Mirko Mazzali, capogruppo a Palazzo Marino. “Abbiamo incontrato il coordinamento nazionale - spiega Pirovano ad Affaritaliani.it - Sala? Si preoccupi di smentire le ricostruzioni che lo vogliono anti-Pisapia e a colloquio con Lupi”. INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Anita Pirovano, finita la trasferta romana?
Sì. Abbiamo fatto un incontro con il coordinamento nazionale. E’ il secondo, di persona, dopo luglio. Dopodichè abbiamo avuto una interlocuzione costante con Roma. Ovvio: la partita milanese ha risalto e condivisione anche a livello nazionale.

Avrete parlato di Sala, immagino.
Certo che abbiamo discusso di Sala. La rassegna stampa odierna ci ha fornito molto materiale. In particolare sulla discontinuità esplicitata rispetto a Pisapia, sul fatto che Sala abbia incontrato Lupi e sulle interviste di Roberto Formigoni a sostegno di Sala.

Sono ricostruzioni, però.
Beh, facciamo chiarezza. Che Sala si preoccupi di smentirle.

A Roma che cosa avete deciso?
Non abbiamo deciso nulla. Le nostre determinazioni erano già salde, in concerto pieno e totale tra nazionale, regionale e milanese. Chi deve svelare le carte sul tavolo non siamo noi. Abbiamo giocato in trasparenza fin dall’inizio. Mi lasci ricordare un paio di passaggi…

Prego.
Fin dall’inizio abbiamo detto che volevamo il centrosinistra, la continuità con Pisapia, e che c’erano le condizioni politiche per fare le primarie, e nelle primarie abbiamo scelto fin da subito il nostro candidato, Pierfrancesco Majorino. Tutti gli altri continuano o a temporeggiare o ad essere ambigui. E noi veniamo richiamati al fair play da Guerini? Assurdo.

Il richiamo al fair play è perché voi avete firmato un preambolo che vi impegna. Anche nei confronti di Sala. Oppure no?
E’ un accordo che per quanto ci riguarda ratifica cinque anni di lavoro coeso e leale dentro una coalizione, nulla di più. Ci impegna nel percorso delle primarie a non tradire quello spirito e quel metodo. E questo lo confermiamo. Quell’accordo là non dice però che abdichiamo alla politica.

Che cosa vuol dire?
Le faccio un esempio. Valentino Rossi è molto popolare. Anche quando perde riesce a vincere e ha molta simpatia anche nel centrosinistra. Secondo voi noi potremmo appoggiare Valentino Rossi, ammesso e non concesso che lo volesse, sindaco di Milano? Per Sala è uguale. Laddove dovesse paventarsi quella candidatura la si deve discutere. Così vale per tutte le candidature che dovessero prevedere e contenere elementi di discontinuità rispetto al percorso politico di questi anni.

Il livello nazionale che cosa ha deciso oggi?
A Roma condividono la preoccupazione nostra rispetto a quello che per ora si sta man mano palesando e manifestando sempre nei salotti e nei bar. Che è la volontà di normalizzare Milano. Vogliono normalizzare l’esperienza milanese.

Facciamo il gioco se ci siete o no: Sala sì, Sala no o Sala dipende.
Oggi Sala è sicuro che si candida? Noi non lo sappiamo. Io vorrei chiedere a Sala se conferma le ricostruzioni giornalistiche di questi giorni, ad esempio, su questi suoi incontri con Lupi e su questo affermare di non essere Pisapia o continuatore dell’esperienza di Pisapia. I rumors di oggi interrogano non solo Sel ma tutto il centrosinistra di Milano rispetto alla volontà o meno in questo momento di abdicare e archiviare un’esperienza politica che in questi anni ha rappresentato la punta più alta della politica italiana. Interessa questa cosa alle altre forze politiche? Noi lo speriamo.

@FabioAMassa







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