Milano

“Senna? Voleva essere rieletto”. Regionali, La Lega affila le armi

di Nicolò Rubeis

Roberto Anelli, in un’intervista ad Affaritaliani.it Milano racconta come si sta preparando la Lega alle prossime regionali

“Senna? Voleva essere rieletto”. Regionali, La Lega affila le armi

Onestamente era già da un po’ che Senna parlava della possibilità di lasciare la Lega. Il politico è anche un essere umano, può avere delle debolezze. E tra queste può esserci la volontà di essere rieletti”. Il capogruppo al Pirellone, Roberto Anelli, in un’intervista ad Affaritaliani.it Milano racconta come si sta preparando la Lega alle prossime regionali, commentando anche il passaggio di Gianmarco Senna in Italia Viva, dove appoggerà la candidatura di Letizia Moratti. E per prima cosa assicura: “In Lombardia siamo sempre stati forti e ci aspettiamo un risultato migliore delle elezioni politiche. Qui abbiamo numerose sezioni, siamo leggermente avvantaggiati. E poi possiamo mettere sul tavolo tutto quello che abbiamo fatto".  

Anelli, si aspettava la candidatura di Moratti? 

Era evidente negli ultimi mesi, da quando ha detto che si voleva candidare in Regione ponendosi in contrasto con Fontana. Che volesse fare una sua lista ce lo aspettavamo tutti, un po' meno che virasse più a sinistra che a destra, tra l'altro con il grande passato che ha alle spalle. 

Può dire lo stesso di Senna?

Ne stava parlando da un mese, nemmeno lui lo nascondeva. Mi aspettavo che andasse più verso Calenda che Renzi ma sono scelte. A volte si fanno ragionamenti non solo politici ed essere rieletti è più facile in partiti minori, dove c’è meno competizione. Comunque noi abbiamo il vizio di non guardare mai gli altri. E non dimentichiamo che in questi cinque anni siamo stati molto compatti, anche quando qualcuno diceva che eravamo separati in casa.

Teme altri trasferimenti?

Io sono da 30 anni nella Lega, anche quando siamo andati al 3%. Poi c'è gente che ha delle posizioni che cambiano nel giro di qualche anno a seconda di come tira il vento. Non vedo malcontento ma non mi meraviglierei se il giorno prima dell'indizione delle elezioni ci fosse qualcuno che abbandona il gruppo.

Sarà una giunta a trazione Fratelli d’Italia? 

È ovvio che rispecchierà i risultati elettorali. Ci sarà un certo riequilibrio, poi dovranno essere bravi i partiti a mettere le migliori risorse a disposizione ma non mi preoccupo troppo se avremo più o meno assessori. Oggi Fdi può parlare in modo diverso rispetto a quando avevano il 4%. Desidererei solo che lo stesso rispetto avuto nei loro confronti venga contraccambiato. 







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