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Milano
Sequestrato "tesoro" di narcotrafficanti a Milano: 15 mln in contanti. VIDEO

Sequestrato "tesoro" di narcotrafficanti a Milano: 15 mln in contanti

Ventotto scatoloni con dentro denaro contante per un valore di oltre 15 milioni di euro, suddivisi in banconote di vario taglio dai 500 ai 20 euro. E' la scoperta fatta in un appartamento di Milano dalla Polizia di Stato impegnata (su delega della procura del capoluogo lombardo - Direzione distrettuale antimafia) in una serie di perquisizioni a carico di noti narcotrafficanti e di altri soggetti a loro legati, ritenuti partecipi a vario titolo di un ingente traffico internazionale di hashish gestito nel territorio milanese e in tutto il centro-nord Italia. Gli scatoloni con il "tesoro" dei narcos erano nascosti all'interno di un'intercapedine ricavata tra un muro artificiale ed il muro perimetrale interno. Altri 167.000 euro sono stati trovati in una cassaforte e all'interno di una auto officina. Successivamente sono state eseguite 3 misure cautelari custodiali mentre il denaro e' stato sequestrato.

Milano, narcos trasportava l'hashish in barca

I viaggi in automobile fino in Marocco, il carico di hashish dai trafficanti africani, e poi il viaggio di ritorno fatto in barca, con la droga nascosta e fatta passare dal porto genovese di Bocca di Magra, per poi arrivare a Milano ed essere distribuita sulla piazza del capoluogo. Era questo il percorso dello stupefacente trafficato da Massimiliano Cauchi, il narcos arrestato dalla Mobile milanese nell'ambito dell'indagine coordinata dalla Dda e dai pm Adriano Scudieri e Francesca Crupi. Secondo quanto ricostruito l'ultimo viaggio era stato compiuto meno di un anno fa, quando, attraversando l'Europa, l'organizzazione arrivo' in Marocco con un milione di euro in contanti per pagare la merce, per poi affidare il carico ad uno skipper di navi da diporto, all'interno della quale veniva nascosta l'auto, 'ripiena' di droga. 

La tecnica utilizzata era quella di fingere che si trattasse di mezzi danneggiati in un incidente, ed in questo modo di eludere i controlli al porto. Una volta arrivata a Milano la droga veniva nascosta nella stessa intercapedine dove i poliziotti hanno trovato i 15 milioni di euro in contanti. L'indagine, in effetti, e' partita dal sequestro di mille chili di hashish in un appartamento di via Padova, effettuato sempre dalla Mobile lo scorso ottobre. E' stato grazie alla collaborazione di uno degli arrestati in quel frangente, che gli agenti sono riusciti a risalire all'appartamento "cassaforte". Dapprima hanno trovato 150 mila euro circa nascosti nell'officina del padre di Cauchi, Giuseppe. Quindi nel suo appartamento, in via Casoretto 33, hanno recuperato altro denaro in una cassetta di sicurezza. Infine avevano richiesto le mappe catastali ed entrando nella camera da letto, hanno misurato la stanza: rispetto alla pianta registrata l'ambiente risultava piu' corto di 40 centimetri. Solo rompendo la parete dietro l'armadio, ci si e' accorti dell'intercapedine. Nel primo scatolone sono stati trovati 500 mila euro in tagli da 50 a 500. In tutto le scatole erano pero' 28. Le banconote sono ora state sequestrate dalla banca d'Italia per il conteggio ufficiale, poi saranno distrutte "ma il loro valore nominale andra' al Fondo unico giustizia", ha fatto presente il procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco. 

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