Serravalle, cercasi direttore generale. Besozzi bocciato ancora. E’ stallo
Non c'è pace in Serravalle: la nomina di Paolo Besozzi, maroniano doc, a direttore generale sembrava cosa fatta. E invece...
di Fabio Massa
Ancora in stallo. Un cda dopo l’altro. Pare proprio che non ci sia pace in Serravalle, dove si sta consumando un gioco più che di potere, di poltrone, un po’ agostano e un po’ settembrino. La questione sempre aperta è quella del gruppo dirigente. Dopo il rinnovo del consiglio di amministrazione, che ha visto l’indicazione alla presidenza di Maura Carta, rinnovata per un altro mandato, pareva tutto fatto per Paolo Besozzi, l’ingegnere di Gavirate, maroniano doc. Un ritorno, tra l’altro, quello di Besozzi, che in Serravalle era stato vicepresidente. Quindi tutto definito? Macché. Perché Besozzi si accomoda nell’ufficio che era dell’ex ad Massimo Sarmi, ma i poteri il primo cda, in agosto, non glieli conferisce. Anzi, secondo quanto ha anticipato Affaritaliani.it, chiede un parere a Cantone. Così, passa l’estate senza che Serravalle abbia un vertice operativo. Il 2 settembre c’è un nuovo cda. All’ordine del giorno, pare, la nomina di Paolo Besozzi direttore generale. Sponsorizzatissimo da Roberto Maroni, ovviamente. Ma va buca anche questa volta. A maggioranza il cda vota contro. Si dovrà fare un bando: chi parteciperà? E chi vincerà? Per adesso non è dato saperlo. Quello che invece Affaritaliani.it può riferire è che il Movimento 5 Stelle ha depositato una interrogazione urgente a firma Violi e Buffagni, poiché si “impone un intervento urgente della giunta regionale volto al ripristino della legalità, affinché siano rispettate le disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni”. In pratica, i pentastellati vorrebbero che decadesse anche da membro del cda. Pare proprio che per Besozzi la strada sia tutta in salita.
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