Milano
Sesto, Chittò: "Parlo agli elettori di Caponi che ha scelto la destra"
Il sindaco uscente di Sesto San Giovanni Monica Chittò commenta l'apparentamento tra Caponi e Di Stefano. L'intervista
di Fabio Massa
"Finalmente è il giorno della chiarezza". A dirlo è Monica Chittò, sindaco uscente di Sesto San Giovanni, in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano. "Il mio appello è per gli elettori civici che al primo turno hanno sostenuto Gianpaolo Caponi. Ora Caponi ha fatto una scelta di destra, con un apparentamento forte. Io voglio parlare con loro con umiltà e capacità di ascolto". L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO
Monica Chittò, oggi Gianpaolo Caponi, che al primo turno ha ottenuto il 24,24 per cento dei voti, ha deciso di apparentarsi ufficialmente con Roberto Di Stefano.
Direi che oggi è il giorno della chiarezza. E' una scelta di campo di un candidato che si era detto civico, che ha fatto una scelta netta e precisa che fa fronte a una proposta politica di destra.
Quindi Caponi è di destra?
Quindi la proposta di Caponi è civica, al primo turno, e penso che il suo elettorato sia genuinamente civico. Per questo voglio parlare ai suoi elettori con rispetto e umiltà. Voglio convincerli che il futuro della città è in mano a loro. Così come è nelle mani di chi si è astenuto: è importante che adesso torni a votare.
Si aspettava questa scelta di Caponi?
Ho notato fin dall'inizio che con Caponi c'era una certa rigidità nella interlocuzione. Rispetto il suo risultato, che è sicuramente stato importante, e che rappresenta una grande porzione di città. Quindi ritenevo giusto e doveroso parlarci. Tuttavia dopo il primo incontro ho registrato fin da subito una certa rigidità.
Che cosa vi ha chiesto Caponi?
Io ho voluto parlare con Caponi per rispetto ai suoi elettori. Ma il suo atteggiamento è stato: tu che cosa mi offri? E mi ha detto: io voglio l'apparentamento.
Torniamo al primo turno. Soddisfatta del suo risultato?
A me era chiaro fin dall'inizio che al ballottaggio ci sarei andata con il centrodestra. E mi era chiaro fin dall'inizio che le roccaforti non esistono più. Certo, mi aspettavo qualcosa di più. Anche se non ho mai creduto ai sondaggi.
Ora come si difende la trincea di Stalingrado?
Iniziamo a dire che non siamo in difesa. Partiamo comunque in vantaggio, noi abbiamo vinto il primo turno. Dobbiamo riportare le persone a votare. Dobbiamo avere rispetto e umiltà, lo ripeto, per parlare con i civici che probabilmente non si ritrovano nella svolta a destra di Caponi.
Parliamo della moschea. E' stata una scelta tatticamente infelice? Oppure riconferma la sua scelta?
E' una scelta politica risalente alla fine dello scorso mandato. Abbiamo dato semplicemente una attuazione amministrativa. La gente poi capisco che si possa essere impaurita. Ma non si interrompe un processo amministrativo per paura. Il modo migliore per curare la paura è mettere in sicurezza la comunità. Però vorrei dire con enorme chiarezza, con grandissima chiarezza, che con il Prefetto e con tutte le altre relazioni che ho, metterò in campo il massimo controllo per monitorare l'origine dei fondi.
Senta, ma non sarà mica che Penati aveva ragione quando chiedeva le primarie?
Beh, mettiamola così: non c'è la controprova.