Milano

Sesto San Giovanni, moschea più grande del Nord Italia: stop alla delibera

Il neo sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano blocca con una delibera la realizzazione della moschea: "Dal Centro islamico gravi inadempienze"

La Giunta comunale di Sesto San Giovanni ha approvato oggi una delibera che può essere considerata il primo stop formale alla realizzazione, sull’area di via Luini, di quella che mediaticamente è già stata ribattezzata ‘la più grande moschea del Nord Italia’.

Con questo provvedimento l’Amministrazione comunale ha preso atto di una serie di inadempimenti da parte del Centro Culturale Islamico rispetto agli impegni previsti nelle convenzioni del 2013 e del 2015 (mancato pagamento della somma di 320mila - dei quali, 20mila euro a saldo del diritto di superficie, 250mila euro quale contributo per le opere aggiuntive e 50mila euro per la monetizzazione dei parcheggi; mancato completamento della procedura di avvenuta bonifica; mancato avvio della fase di realizzazione della struttura ‘Centro Culturale Islamico’ il cui inizio lavori - in base al cronoprogramma -  doveva avere corso a partire dal mese di settembre 2016)

“Mancanze gravi - spiega il sindaco Roberto Di Stefano - che hanno spinto l’intera Giunta a dare mandato agli uffici competenti di intraprendere le opportune azioni per le contestazioni di rito e la successiva risoluzione della convenzione”.

La delibera di oggi fa seguito al provvedimento già posto in essere nei giorni scorsi dall’Amministrazione Comunale con il quale si comunicava al Centro Culturale Islamico la decadenza dal titolo abilitativo alla costruzione della moschea.

“Abbiamo effettuato un importantissimo passaggio di un percorso - aggiunge il sindaco Di Stefano -  che porterà alla definitiva archiviazione del progetto di costruzione della più grande moschea del Nord Italia. Un impegno preso con i sestesi che intendo portare definitivamente a termine nei primi cento giorni di governo della città”.

“Con il primo formale atto amministrativo di revoca del permesso edilizio – aggiunge Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica – viene, di fatto, fermata la costruzione dell’opera. L’atto di indirizzo adottato dalla Giunta, a fronte delle gravi violazioni di legge e contrattuali riscontrate, porterà inevitabilmente alla definitiva risoluzione della convenzione stipulata per la realizzazione della moschea. E’ giusto ribadire che, per quanto riguarda la realizzazione di nuovi luoghi di culto, la nostra Amministrazione rispetterà gli indirizzi previsti dalla legge Regionale sulla pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi”.

Esulta il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi: “Lo stop alla folle idea di costruire una maxi moschea a Sesto San Giovanni, stop deciso dalla nuova giunta di centrodestra, è una vittoria politica per la Lega Nord, che si è sempre battuta contro questa assurdità, ed una vittoria del buon senso. Bene che sia stato fermato un pericoloso progetto, che sarebbe stato finanziato con i soldi delle Ong del Qatar, messe al bando dal mondo arabo perché accusare di foraggiare il terrorismo radicale, e che avrebbe aumentato vertiginosamente i rischi di presenze di jihadisti nel territorio lombardo, la Regione dove dal 2016 si è registrato il più alto numero di provvedimento di espulsione o arresto per soggetti radicalizzati e ritenuti pericolosi.”







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