Milano

Sesto San Giovanni, rubavano furgoni in pochi minuti: arrestati. VIDEO

Arrestati due italiani di 53 e 51 anni, ritenuti responsabili di sei furti di furgoni e veicoli commerciali nel Milanese e in Brianza

Sesto San Giovanni, rubavano furgoni in pochi minuti: arrestati

Lo scorso 14 maggio i Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno eseguito un'ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP del Tribunale di Monza nei confronti di 2 italiani, di 53 e 51 anni, con precedenti per furto aggravato, residenti a Bollate e Muggiò, ritenuti responsabili di 6 furti di furgoni e veicoli commerciali commessi nelle province di Milano e Monza Brianza tra ottobre e gennaio. Le indagini erano iniziate ad ottobre a seguito dell’individuazione degli autori del furto di un furgone nel comune di Sesto San Giovanni.

 

Il modus operandi dei due ladri

Dall'analisi delle telecamere della zona, i militari hanno potuto ricostruire il modus operandi dei due. Essi si muovevano su due auto per controllare la zona e individuare il furgone da rubare. Fatto questo, uno dei due riusciva a sostituire, in pochi minuti, la centralina motore originale del mezzo da asportare con una decodificata, che ne permetteva la messa in moto. Il veicolo rubato veniva poi parcheggiato nell'area industriale di Cinisello Balsamo per cercare di non destare sospetti. Dopo pochi giorni, il furgone veniva portato presso due autodemolitori in zona Comasina. Grazie al tracciamento GPS delle due auto e alle intercettazioni telefoniche, i Carabinieri sono riusciti lo scorso 5 gennaio ad arrestare in flagranza il 51enne mentre tentava di rubare un furgone in viale Scarampo (zona Portello). Quest'ultimo è stato sottoposto agli arresti domiciliari fino all'esecuzione dell'ordinanza avvenuta dopo l'arresto del complice. Dall'attività di indagine, sono stati recuperati due furgoni rubati a novembre nei comuni di Milano e Bovisio Masciago. Non risulta che i furti siano stati compiuti su commissione.

Gli arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Monza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante, mentre gli autodemolitori sono stati denunciati in stato di libertà per ricettazione.

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