Sesto, l'ultima giravolta di Penati: scioglie il Comitato. Pronto per Roma?
L'ex presidente della Provincia Filippo Penati abbandona il Comitato Popolare (che si scioglierà) e potrebbe puntare a Roma, complice la crisi del Pd
di Fabio Massa
Monica Chittò gli ha detto no. Con Gianpaolo Caponi è finita a insulti neppure troppo velati. Pare proprio che la vicenda di Filippo Penati a Sesto San Giovanni abbia affrontato, complice forse il clima romano del Partito Democratico, che potrebbe aprire per lui qualche via, una nuova curva stretta. La sindaca uscente, l'orlandiana Monica Chittò, non ha mai voluto trattare con l'ex sindaco Penati. Anzi, fin da subito è stata molto rigorosa nell'escludere - supportata dalla segreteria provinciale - ogni ipotesi di primarie per la scelta del candidato sindaco. Da statuto il Pd può riconfermare i sindaci uscenti senza tornare alle urne dei militanti, e così è stato. Allora Penati si è rivolto a Gianpaolo Caponi, leader di una lista civica sulla quale ha messo gli occhi anche Stefano Parisi, che tuttavia, come ha spiegato ad Affaritaliani.it, ha sempre rifiutato qualunque interlocuzione.
Qui, è finita con parole grosse da parte di Penati. L'ultima giravolta, ieri, su Facebook: "Sono ancora fermamente convinto che la vera leva con cui ricostruire, rilanciare un grande centrosinistra sia quella di raccogliere e unire le migliori forze e istanze che vengono dai nostri Comuni, le più significative esperienze del civismo democratico e progressista - scrive Penati - Era con questo obiettivo che mi sono impegnato a far nascere, in novembre, e poi sviluppare, in questi tre mesi, una realtà originale e plurale come il Comitato Popolare x Sesto. Ora la situazione è cambiata, a partire da quella nazionale, e occorre da subito porre un argine, il più forte possibile, ad una destra sempre più marcatamente antidemocratica e anticostituzionale ed ad un populismo incapace, intriso di rancore e pericoloso. È per questo che ho deciso di abbandonare il Comitato Popolare che, probabilmente, si scioglierà".
Quindi, via Penati, via il Comitato Popolare. Ma i fedelissimi seguiranno l'ex presidente della Provincia, che a questo punto potrebbe scaldarsi per qualche opportunità che si apra dalla crisi del Pd: "Insieme a me chi ha concorso a dar vita condividendo i miei stessi obiettivi, pensa che a fronte di una possibile divisione della maggior forza del centrosinistra e di un suo travagliato percorso congressuale a ridosso della scadenza elettorale, la cosa giusta da fare sia quella di costruire il più vasto fronte democratico possibile - scrive ancora Penati - Per questo invito nuovamente e ancor più convintamente i partiti del centrosinistra sestese ad aprirsi e ad accogliere le istanze, le rappresentanze civiche popolari migliorando e cambiando politiche e pratiche dove sia necessario, con uno spirito di massima unità democratica antifascista e antirazzista”. E ancora: "Quella che stiamo vivendo è una vera emergenza democratica. Chi in queste settimane ha sinceramente sostenuto il progetto del Comitato Popolare e ad esso si è avvicinato, si impegnerà sicuramente in questa necessaria direzione in modo spassionato e convinto".
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