Milano
"Si chiamava Faber": ricordando De Andrè al centro Rosetum
A 25 anni dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, al centro Rosetum di Milano Federico Sirianni con "Si chiamava Faber"
"Si chiamava Faber": ricordando De Andrè al centro Rosetum
Il 12 gennaio, alle ore 21.00, al Centro Culturale Francescano Rosetum, via Pisanello 1, Milano, il cantautore genovese Federico Sirianni omaggerà l’amico Fabrizio De Andrè, con un recital per ricordare i 25 anni dalla scomparsa (11 gennaio 1999).
Il cantautore Federico Sirianni, pluripremiato, ha avuto l’opportunità di conoscere De Andrè e di incontrarlo nel proprio cammino di vita, esperienziale e musicale. Incontri fugaci, ma di una potenza inaudita, sufficienti a delineare in maniera quasi inequivocabile, per un giovane in procinto di cimentarsi nel mestiere del cantautore, la grandezza umana e artistica del più straordinario scrittore di canzoni del Novecento italiano.
Il recital di Sirianni per ricordare De Andrè
In questo recital, Sirianni, racconta aneddoti inediti su Faber, vissuti in prima persona, cerca di penetrare nei sottotesti di una storia ormai molto conosciuta da tutti in un viaggio che parte da Genova, perché non si può partire che da lì…
Sul palco del Capannone Rosetum ci saranno le canzoni di De Andrè, non necessariamente le più famose, ma quelle che riescono forse a esprimere, oltre che l’ormai noto talento, anche la gigantesca umanità di cui era pervaso questo artista unico e irraggiungibile. Sul palco di Rosetum, oltre alla presenza di Sirianni, ci sarà anche Elisabetta Bosio, nota violinista torinese.
Ingresso a chapeau (offerta libera)
Chi è Federico Sirianni
Cantautore genovese, residente a Torino, ha esordito al Premio Tenco nel 1993 (dove è tornato come ospite nell’edizione 2023) ottenendo, in seguito, il Premio Musicultura della Critica, il Premio Bindi, il Premio Lunezia Doc, il Premio Città di Quiliano e la Menzione speciale del Club Tenco per Musica contro le mafie.
Ha pubblicato cinque album (l’ultimo dei quali “Maqroll” è stato definito dalla critica specializzata “un capolavoro” ed è stato fra i cinque finalisti per la Targa Tenco 2022 nella categoria “Miglior album in assoluto dell’anno”) e il libro “L’uomo equilibrista” (Miraggi Edizioni).
Numerose le collaborazioni artistiche, dal poeta torinese Guido Catalano al trasformista internazionale Arturo Brachetti e poi, solo per citarne alcuni, Greg Cohen, Armando Corsi, Fausto Mesolella, Allan Taylor, Dori Ghezzi, Gianpiero Alloisio, Roberto Freak Antoni, Django Edwards, Martha Canfield, Juan Carlos Flaco Biondini e molti altri.
Ha realizzato spettacoli dedicati ad alcuni “giganti” della musica, da Giorgio Gaber (con i musicisti originali del teatro-canzone di Giorgio Gaber) a Fabrizio De Andrè, da Tom Waits (con la collaborazione del suo storico contrabbassista Greg Cohen) a Leonard Cohen. Ha scritto musiche e canzoni per il Teatro della Tosse di Genova; ha insegnato “Songwriting” alla Scuola Holden di Torino ed è Tutor per il progetto della Regione Liguria “Cantautori nelle scuole” e per i laboratori filosofici del Kum Festival di Ancona, sotto l’egida di Massimo Recalcati. Bruno Lauzi lo ha definito il vero erede della grande scuola genovese dei cantautori.