Sicurezza, Milano: la Commissione blocca anche "Beauty and the beast on ice"
La commissione di vigilanza prefettizia non dà il via libera allo spettacolo al teatro Ciak per ragioni di sicurezza. Carmela Rozza: "Il caso Torino insegna"
"Beauty and the beast on ice", stop dalla commissione vigilanza per questioni di sicurezza
La commissione di vigilanza colpisce ancora e questa volta blocca lo spettacolo "Beauty and the beast on ice" delle Russian Ice Stars in programma ieri e oggi al Teatro Ciak di viale Puglie. In azione, questa volta, la commissione prefettizia, un organo parallelo rispetto alla commissione comunale che negli scorsi giorni ha posto il veto alle attività di Milano Christmas Land nell'ex scalo ferroviario di Porta Romana e prima ancora all'apertura del cinema Anteo in CityLife. Il riallestimento del Ciak, che ha ospitato qualche settimana fa le puntate di X Factor, non avrebbe garantito adeguata sicurezza per lo show delle Russian Ice Stars. La pratica sarà riesaminata il 5 o 6 gennaio. Alla base dello stop, gli interventi di riduzione di capienza del teatro, che si sarebbero conclusi solo poco prima dello show previsto per ieri. L'organizzazione ha annunciato il rimborso dei biglietti venduti. Amareggiato il promoter Gianmario Longoni. Lo stesso che con la sua Show Bees ha fatto ricorso e bloccato l’assegnazione della gestione del teatro Lirico. Ma che non vuol sentire parlare di dietrologie e "complottismi" ai suoi danni, pur, come riporta il quotidiano Il Giorno, giudicando "stupefacente" l'altolà. L'assessore Carmela Rozza ha commentato: "Le Commissioni di vigilanza devono stabilire dei punti di fermi, perché spesso gli organizzatori fanno le cose all’ultimo secondo e poi sperano di trovare un accomodamento. Ma dopo il morto in piazza a Torino per la finale di Champions della Juve, si è capito bene che la strada dei disastri è lastricata di buone intenzioni. I membri di quella Commissione sono tutti indagati. I membri di tutte le Commissioni di vigilanza hanno una responsabilità penale ed è bene che facciano rispettare alla lettera le leggi. Gli organizzatori di eventi, dopo questi stop, sanno che devono fare le cose per bene".