Milano
Sicurezza, Minniti: "Milano, progetto pilota per Stazione Centrale"
Sicurezza e terrorismo, il ministro Marco Minniti incontra a Milano gli agenti Scatà e Movio e annuncia il lancio di un progetto di riqualificazione in stazione
Il ministro dell'Interno Marco Minniti, durante la conferenza stampa tenutasi a Milano dopo il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha annunciato che sono allo studio, insieme al ministero per i Beni culturali, "due progetti pilota di riqualificazione intorno alle due grandi stazioni d'Italia, quella di Milano Centrale e quella di Roma Termini". E questo perche', ha spiegato, "siamo convinti che l'idea di sicurezza non e' solo prevenzione e controllo del territorio, bensi' anche vivibilita' degli spazi e arredo urbano da raggiungere attraverso l'integrazione di piu' politiche".
Più tardi, in serata, il ministro ha incontrato in Questura Cristian Movio e Luca Scatà, i due agenti che la notte del 23 dicembre a Sesto San Giovanni hanno ucciso l'attentatore di Berlino Anis Amri "Stanno benissimo e sono molto motivati. È stato un intervento assolutamente straordinario quello dei due agenti della Volante Alfa Sesto. L’azione che ha messo fine alla fuga del terrorista di Berlino dimostra il buon controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine".
"Sono in corso indagini su Amri che hanno una certa consistenza", aveva detto in giornata Minniti durante una conferenza stampa alla Prefettura di Milano. Per motivi di sicurezza e di delicatezza delle stesse indagini sull'attentatore di Berlino, Minniti ha preferito non aggiungere altro, soffermandosi quindi sull'espulsione avvenuta ieri di un tunisino residente nel Bresciano: "Non c'e' collegamento con Amri", ha spiegato, parlado tuttavia di "un'espulsione importante, non e' un personaggio qualsiasi, e' una figura dal punto di vista terroristico importante". Era pronto a colpire? "C'era una fortissima potenzialita', ma non una fase in atto", ha risposto il ministro che, a proposito del fatto che l'espulso potesse fare parte di una cellula, ha precisato: "Non diremo mai che c'e' una rete o meno, a fermarlo significherebbe lanciare un warning e il mio ruolo non lo permette".