Milano

"Sicurezza e paure urbane": Milano progressista, convegno con il questore

"Sicurezza da cosa? La politica e le paure urbane": il questore Marcello Cardona all'incontro promosso da Milano Progressista

Sicurezza, l'incontro di Milano Progressista con il questore

"Sicurezza da cosa? Sicurezza per chi? La politica e le paure urbane" Questo il tema del dibattito pubblico promoso iei sera in Sala Alessi a Milano da Milano Progressista. "La sicurezza - ha esordito la capogruppo Anita Pirovano introducendo la serata e le sue ragioni - è un tema che per troppo tempo è apparso un tabù per il nostro mondo. Noi adesso lo vogliamo affrontare con un approccio diverso e non reticente. Per questo abbiamo invitato il questore".

Cardona :"Spero di togliere i militari dal Duomo"

E proprio l'intervento del questore Marcello Cardona pare aver costituito per i presenti una prima possibilità di una diversa prospettiva sul tema: "Spero - ha infatti dichiarato tra l'altro, come riporta il quotidiano Il Giorno - di trovare presto un sistema per togliere i militari dal presidio dell’ingresso del Duomo. I militari devono essere utilizzati per altri compiti". "I centri sociali non vanno ghettizzati, ma devono essere regolari", ha aggiunto, per poi affermare che "dove c’è un’occupazione abusiva c’è un disagio. Una mamma con una bambina piccola per me può stare in un alloggio occupato anche per 200 anni se il Comune non trova un’altra sistemazione". Il questore ha inoltre ribadito che in città i reati sono in calo ma che esiste "la questione della sicurezza percepita, che non è stata inventata". Sull'immigrazione ha commentato che "è giusto accogliere, ma è giustissimo che chi sta a casa sua viva in sicurezza. L’accoglienza non è un permesso di soggiorno".

Presenti all'incontro anche il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, don Virginio Colmegna, il giornalista Piero Colaprico, il docente di criminologia Roberto Cornelli, il presidente della commissione antimafia del Comune di Milano David Gentili e Mirko Mazzali, delegato del sindaco Giuseppe Sala alle periferie.







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