Milano
Sicurezza, primi cento militari a Milano: ecco quali zone presidieranno
Sicurezza: i primi cento militari chiesti dal sindaco Beppe Sala oggi in via Padova: il piano per presidiare la città sino all'Epifania
Si è concretizzato oggi l'arrivo in via Padova dei primi 100 militari richiesti dal sindaco Beppe Sala al governo. Inizieranno così i pattugliamnti misti con le forze di Polizia, cui si andranno ad aggiungere le attività di vigilanza fissa in piazzale Loreto, Darsena, piazza Castello, stazione Bonola della metropolitana rossa, hub dei profughi di via Sammartini e piazza Duca d’Aosta. Altri soldati percorreranno direttrici critiche come piazzale Maciachini-via Imbonati, Giambellino-Lorenteggio, Lambrate, Rogoredo, Stadera-Spaventa ma anche le centrali Corso Como-piazza Gae Aulenti, corso Buenos Aires-Porta Venezia e San Babila, in modo da presidiare le vie dello shopping sino al periodo natalizio.
IL PREFETTO: "SOLDATI GIA' IN STRADA" - "Le vigilanze fisse sono iniziate questa mattina alle 7, nel pomeriggio e in serata le pattuglie miste. Quindi tutto secondo previsione come avevamo detto. Un primo contingente di 100 uomini e' gia arrivato da oggi, nei prossimi giorni arriveranno anche gli altri 50. La programmazione e' in pieno atto e viene attuata come era stato previsto: se andate fuori li trovate gia' da questa mattina alle 7 nelle vigilanze fisse, mentre nel pomeriggio, a partire dall'una troverete le pattuglie miste in quelle tre zone che conoscete: San Siro, Corvetto e Padova. In centro poi inizieranno dall'inizio del mese". Cosi' il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, a margine della presentazione del libro "Carabinieri e liberta'" di Andrea Galli avvenuta questa mattina presso l'Unicredit Pavillion di Milano.
MARONI: "STRADE SICURE? IDEA MIA E DI LA RUSSA" - "E' una cosa utile. L'avevo inventata quando ero al governo con il ministro La Russa, si chiamava Strade Sicure: mettere insieme militari e forze dell'ordine per liberare le forze dell'ordine per fare altre cose. La domanda e' sara' sufficiente? A differenza di allora adesso c'e' una situazione dell'immigrazione che non e' gestita come si deve. E' sicuramente utile ma temo che non sia sufficiente. Bisogna intervenire sull'immigrazione risolvendola alla fonte: bloccando gli arrivi e facendo i rimpatri. Altrimenti non risolvera' il problema". Lo ha detto Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia, questa mattina a margine della presentazione del libro "Carabinieri e Liberta'" di Andrea Galli presso l'Unicredit Pavillion di Milano