Milano

Silvia Romano: chiesti dati a Facebook su 10 profili con minacce

I Pm chiedono la collaborazione di Facebook e altri social network per identificare gli autori dei messaggi con insulti e minacce di morte a Silvia Romano

Silvia Romano: chiesti dati a Facebook su 10 profili con minacce

Una decina di profili fake sono stati individuati fra quelli che si sono resi protagonisti della campagna social contro Silvia Romano: per risalire alla vera identita' gli investigatori di Milano hanno inoltrato a Facebook una richiesta di dati. Procedono cosi' le indagini sulle minacce contro la cooperante milanese rapita in Kenya e tenuta prigioniera per 18 mesi. Subito dopo la sua liberazione, il 9 maggio scorso, quando la ragazza fu vista indossare il velo islamico, gli haters si scatenarono contro di lei, al punto che la procura di Milano - sezione Antiterrorismo guidata da Alberto Nobili - decise di aprire un fascicolo per minacce aggravate.

Gli investigatori del Ros, incaricati dell'indagine, hanno scandagliato la rete, cercando di risalire ai profili piu' attivi sia su Facebook, sia su Instagram (anch'essa di proprieta' del colosso di Menlo Park) e ne hanno selezionati una decina. A questo punto hanno inoltrato alla multinazionale la richiesta di accesso ai dati, per verificare le identita' reali che stanno dietro ai nomi virtuali, in base ad una procedura collaudata di collaborazione tra forze di polizia e social. L'iter pero' richiedera' del tempo. L'iniziale sospetto che si trattasse di personaggi vicini all'estrema destra viene dal fatto che alcuni dei profili recano foto o video che fanno pensare a sigle estremiste, ma pure su questo si concentreranno le verifiche dei militari.







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