Milano

Silvia Romano scrive un verso del Corano su FB: "Chi è nemico sarà amico"

La giovane cooperante pubblica un post con un verso del Corano che invita a usare la bontà contro cattive azioni. Continua l'indagine sugli hater

Silvia Romano scrive verso Corano: "Chi è nemico sarà amico"

Silvia Romano torna a scrivere sul suo profilo Facebook, riportando un versetto del Corano intitolato 'Esposti chiaramente' in cui si parla di amicizia e della possibilita' che chi non ti e' amico lo possa diventare poi. "Non sono certo uguali - e' la frase postata - la cattiva azione e quella buona. Respingi quella con qualcosa che sia migliore: colui dal quale ti divideva l'inimicizia, diventera' un amico affettuoso. Ma ricevono questa (facolta') solo coloro che pazientemente perseverano, cio' accade solo a chi gia' possiede un dono immenso". La giovane volontaria, rapita in Kenya e liberata dopo 18 mesi di prigionia, precisa la fonte: "Il Corano, capitolo 'Esposti chiaramente', verso 34-35". Il messaggio sembra in linea con quello con cui, giorni scorsi, la ragazza aveva invitato i suoi amici a non arrabbiarsi per l'odio manifestato sui social nei suoi confronti in relazione alla conversione alla religione islamica.

L'indagine per dare un nome agli hater di Silvia Romano non si ferma: dopo che il comandante del Ros di Milano Andrea Leo ha sentito il padre e lo zio della giovane cooperante liberata dopo una lunga prigionia nelle mani dei terroristi islamici di al-Shabaab, gli investigatori cercano di stringere il cerchio su chi ha inviato i messaggi di minacce utilizzando i social e che potrebbe essere legato ad ambienti di estrema destra. Una prima relazione e le dichiarazioni rese dalla 24enne e dai suoi familiari sono sul tavolo del pm Alberto Nobili, come la relazione della Digos che invece riguarda tre diversi episodi avvenuti vicino o all'intero del condominio della giovane e che hanno portato alla misura della 'Vigilanza generica radiocontrollata', - il monitoraggio delle forze dell'ordine sotto la sua abitazione -, il primo passaggio nella catena di misure di sicurezza prima di tutela e scorta. 







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