Milano
Silvia Romano: nuove minacce social. "Non arrabbiatevi per difendermi"

Le polemiche sui social non si placano e se sono molti a portare fiori sotto casa di Silvia, tante persone la attaccano duramente
Silvia Romano: nuove minacce social. "Non arrabbiatevi per difendermi"
Continuano ad arrivare le minacce e gli insulti via social a Silvia Romano, nonostante sia passato oramai qualche giorno dal suo arrivo in Italia dopo una prigionia di 18 mesi tra Kenya e Somalia, dove e' stata sequestrata da Al Shabaab. Al centro di una campagna d'odio soprattutto per la sua conversione all'Islam e per il riscatto pagato per la liberazione. E' stata lei stessa, anche nelle ultime ore - a quanto si e' saputo - ad inviare alcuni screenshot agli investigatori milanesi, che stanno indagando su coordinamento della sezione antiterrorismo della procura di Milano, guidata da Alberto Nobili. Si tratta di messaggi minatori preoccupanti e terribili insulti che alcuni profili le stanno ancora dedicando; i profili vengono monitorati dagli investigatori dei Ros che indagano per minacce. Ieri pomeriggio intanto, una bottiglia - a quanto ricostruito - di piccole dimensioni, e' stata lanciata da qualcuno contro il suo palazzo. Sembrerebbe confermata l'ipotesi che si sia trattato di un gesto volontario, tuttavia i vetri sono caduti al piano di sotto rispetto all'appartamento in cui abita la giovane cooperante.
"Il peggio e' passato, godiamoci questo momento", scrive Silvia Romano nel suo post apparso su Facebook, che e' visibile solo ai suoi amici. "A tutti gli amici e le amiche che mi sono stati vicini con il cuore in questo lungo tempo - questo il testo completo - grazie grazia grazie. Grazie anche a chi non era un amico, ma un conoscente o uno sconosciuto e mi ha dedicato un pensiero. A tutti coloro che hanno supportato i miei genitori e mia sorella in modo cosi' speciale e inaspettato: scoprire quanto affetto gli avete dimostrato per me e' stato ed e' solo motivo di gioia, sono stati forti anche grazie a voi e io sono immensamente grata per questo. Non vedevo l'ora di scendere da quell'aereo perche' per me contava solo riabbracciare le persone piu' importanti della mia vita, sentire ancora il loro calore e dirgli quanto le amassi, nonostante il mio vestito".
E ancora, dice la giovane cooperante: "Sentivo che loro e voi avreste guardato il mio sorriso e avreste gioito insieme a me perche' alla fine io sono viva e sono qui. Sono felice perche' ho ritrovato i miei cari ancora in piedi, grazie a Dio, nonostante il loro grande dolore. Perche' ho ritrovato voi tutti pronti ad abbracciarmi. Io ho sempre seguito il cuore e quello non tradira' mai. Vi chiedo di non arrabbiarvi per difendermi - e' l'appello finale - il peggio per me e' passato. Godiamoci questo momento insieme. Vi abbraccio tutti virtualmente forte e spero di farlo presto anche dal vivo. Vi voglio bene".