Milano

Sindacalista del Milanese investito a manifestazione di lavoratori a Biandrate

Adil Belakhdim viveva a Vizzolo Predabissi (MI) con la famiglia, travolto da un camion il cui autista ha forzato il blocco del sindacato

Cub: "Inaccettabile perdere la vita per difendere i diritti"

La CUB esprime 'la massima solidarietà e al tempo stesso la propria indignazione dopo la morte di Adil Belakdim, il lavoratore di 37 anni rimasto travolto da un camion durante una manifestazione presso il Lidl di Biandrate, in provincia di Novara. Adil Belakdim era il coordinatore de SiCobas Novara, organizzazione per i diritti dei lavoratori'. “La morte tragica di Adil Belakdim è un omicidio sul lavoro – dichiara Marcelo Amendola, segretario nazionale CUB – una morte che ci indigna. In questo Paese si perde la vita per difendere i propri diritti. E’ questa la drammatica realtà che noi tutti consideriamo inaccettabile”.

L'ex legale: "Il suo sogno era unire i lavoratori"

 Adil Belakhdim, il coordinatore del Si Cobas di Novara morto investito da un camion, "aveva un sogno: unire i lavoratori di tutte le nazionalita' nelle lotte che portava avanti". Lo racconta all'AGI Mauro Tagliabue, che e' stato prima difensore di Adil e poi ha partecipato a numerosi incontri sindacali quando il 37enne marocchino ha intrapreso questa strada. "L'ho difeso quando era operaio della Tnt - ricorda Tagliabue - in una causa collettiva contro varie cooperative che non pagavano le retribuzioni dovute. I lavoratori della logistica non sono quasi mai assunti dai committenti, ma dalle cooperative. Poi ha deciso di diventare delegato sindacale e aveva tutte le qualita' per farlo. Era molto serio e capace di tenere insieme e incitare i lavoratori". Era anche "un duro" Adil "perche' se vuoi fare il sindacalista devi avere un po' di pelo sullo stomaco".

Sindacalista ucciso, Landini (Cgil): fatto gravissimo

“La morte di un sindacalista, investito durante un presidio sindacale, è un fatto gravissimo, inaccettabile, sul quale è necessario fare presto piena luce. E bene hanno fatto le organizzazioni sindacali confederali e di categoria territoriali a rispondere e reagire subito, proclamando immediatamente lo sciopero per oggi, domani e dopodomani di tutti i dipendenti del sito”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commenta quanto accaduto questa mattina di fronte ai cancelli di un magazzino di Biandrate, vicino a Novara. “In questo momento, il mio primo pensiero - aggiunge il leader della Cgil - va alla famiglia di Adil Belakhdim, alla quale esprimo cordoglio e vicinanza. Nella logistica si stanno verificando troppi episodi d’intimidazione e di violenza, che mettono seriamente in discussione le libertà sindacali. E questo avviene in un settore, dove anche per effetto del ricorso ad appalti e sub appalti, e dell’applicazione di contratti pirata, i diritti e le tutele fondamentali dei lavoratori sono continuamente calpestati, in un clima spesso da Far West”.

“Servono, anche a livello istituzionale, - prosegue Landini - risposte e interventi immediati, per ripristinare legalità e diritti in un settore dove spesso sono ignorati. Inoltre, non è più rinviabile una legge sulla rappresentanza per porre fine all’utilizzo di contratti pirata e garantire a tutti i lavoratori diritti e tutele, a partire dalle libertà sindacali”. “Sabato 26 giugno, insieme a Cisl e Uil - conclude il segretario generale della Cgil - saremo in piazza a Torino, Firenze e Bari, per chiedere la proroga del blocco dei licenziamenti per tutti i lavoratori, ma anche per rivendicare diritti, tutele, sicurezza e libertà sindacali per tutte le lavoratrici e i lavoratori, a partire da quelli della logistica”.

La risposta sindacale al dramma di Biandrate (No)

Novara - La morte di un sindacalista Cobas nelle vicinanze del deposito territoriale della catena di supermercati Lidl che si trova nell'area industriale di Biandrate, alle porte di Novara, ha suscitato una forte reazione delle organizzazioni sindacali. Anche la Cgil ha dichiarato lo sciopero e i lavoratori hanno bloccato tutte le uscite del magazzino. 

"Abbiamo deciso di proclamare immediatamente uno sciopero della categoria: i lavoratori stanno bloccando tutti gli ingressi e le uscite dello stabilimento di Biandrate". Lo dice all'AGI Attilio Fasulo, segretario generale della Cgil di Novara, che fin dai primi momenti successivi al drammatico episodio costato la vita a Adil Belakhdim si è recato a Biandrate.

"Quello che è accaduto - aggiunge - è una tragedia inaccettabile. Anche perché entrambi i protagonisti, l'operaio morto e il camionista, sono due vittime. In questo periodo nell'ambito del settore della logistica c'è molta tensione con un forte confronto sindacale. La nostra organizzazione di categoria, la Filcams Cgil, da tempo chiede migliori condizioni di lavoro e il riconoscimento ai lavoratori di livelli di inquadramento attualmente non riconosciuti".  Anche altri due lavoratori presenti alla manifestazione sarebbero stati urtati dal camion e avrebbero riportato ferite: si trovano ora in Ospedale a Novara, e le loro condizioni non desterebbero preoccupazioni. 

“Non è possibile morire mentre si esercita il diritto costituzionale ad esprimere la propria opinione e non si devono mai mettere lavoratori contro lavoratori. Il diritto di manifestare è sacrosanto e ogni atto di violenza va condannato. Siamo vicini ai familiari del sindacalista investito e ucciso stamattina". È quanto dichiarano Filcams-Cgil e Filt-Cgil, Fisascat-Cisl e Fit-Cisl e Uiltucs e Uiltrasporti, che proseguono: “in attesa che la giustizia faccia chiarezza su quanto accaduto, serve un intervento forte, anche a livello istituzionale, per affermare legalità e diritti in un mondo che troppo spesso li ignora”.

“Crediamo – sottolineano le organizzazioni sindacali - che vada in questa direzione la proposta del ministro Orlando, di un tavolo specifico che parta dall’esperienza del tavolo della legalità. Va riportata l’attenzione sul mondo della logistica e sulle storture che si stanno riproponendo per affermare compiutamente i principi di legalità e per cercare di condividere interventi utili ad evitare momenti drammatici e gestire criticità. Riteniamo necessario che il coinvolgimento istituzionale sia allargato a tutti i ministeri coinvolti (Mims e Mise), alle organizzazioni datoriali e sindacali firmatarie il Ccnl della logistica”.

Proseguono le organizzazioni sindacali: “Al contrario di quanto pensa qualcuno, i sindacati non hanno mai abbandonato le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione e della logistica, che sono tra i meno visibili e che hanno continuato a lavorare durante la pandemia. Da anni lavoriamo per estendere le tutele senza lasciare fuori nessuno. Inoltre, le aziende devono fare di più la loro parte perché troppe volte in passato, nell’affannosa ricerca del profitto, hanno cercato scorciatoie mettendo scientemente il sindacato fuori gioco ed hanno tollerato episodi che erano in realtà avvisaglie della grave situazione che oggi è sotto gli occhi di tutti”. “Nel magazzino di Biandrate – concludono - la quasi totalità dei lavoratori è dipendente diretta della Lidl e avevamo denunciato criticità sull'organizzazione del lavoro e il corretto riconoscimento dei livelli di inquadramento. Per denunciare l'accaduto e in solidarietà alla famiglia le categorie del terziario hanno dichiarato sciopero per i giorni 18, 19, 20 giugno di tutti i dipendenti del sito”.








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