Milano

Smartworking, Forza Italia: "Il Pd ha sconfessato Sala"

Smartworking, il consiglio comunale milanese boccia l'odg di Forza Italia per il ritorno sui luoghi di lavoro. De Pasquale: "Il Pd sconfessa Sala"

Smartworking, Forza Italia: "Il Pd ha sconfessato Sala"

Il tema smartworking continua ad accendere il dibattito politico milanese. Ieri il consigio comunale ha bocciato con 23 voti contrari, 7 favorevoli e 3 astenuti l'ordine del giorno presentato dal capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, che invitava primo cittadino e giunta a "predisporre un piano di progressivo rientro negli uffici comunali dei dipendenti, nel pieno rispetto delle normative di sicurezza anti-Covid, in tempi molto brevi", sottolineando come "molti dipendenti comunali non dispongano dei dispositivi tecnologici adatti per un efficace adempimento dei propri obblighi lavorativi da remoto" e come "molti uffici e sportelli comunali, a causa dello smart working non preventivamente organizzato e senza i necessari mezzi, non riescano a rispondere in modo adeguato alle richieste dei cittadini e delle imprese in tempi accettabili". Commenta De Pasquale: "Il Pd ha sconfessato Sala in maniera clamorosa sullo smart working. La sinistra sogna una citta' dove la gente sta a casa e prende lo stipendio tutti i mesi! Con queste idee l'economia di Milano muore, la pavidita' di Sala verso il Pd ci portera' tutti nella grotta e nella decrescita felice", ha commentato De Pasquale, osservando che "il vero lavoro agile e' quello organizzato e con i supporti tecnologici. E il Comune non ha fornito dati su quanti dipendenti hanno pc".

Sala: "Smartworking, tema che andrebbe visto a livello nazionale" 

Il ritorno in ufficio dei dipendenti pubblici, decretando la fine dello smart working, dovrebbe essere visto come un tema di tutta l'Italia. La pensa cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che a margine della presentazione di un fondo da Coima, ha spiegato che per il ritorno in sede dei dipendenti di palazzo Marino "non c'e' una scadenza" ma che lui sta "invitando la direzione generale a un progressivo ritorno". "Questo - aggiunge - e' un tema che andrebbe visto a livello nazionale, perche' se poi ogni citta' e ogni realta' comincia a fare di testa sua, e' un problema. Sento che il ministro parla di mantenere un 50% dei dipendenti pubblici in smart working fino a fine anno. Ecco, penso che dipendera' molto dalle condizioni di sviluppo della pandemia. Perche' se rimanessero cosi', probabilmente non avrebbe logica. Se invece ci fosse un peggioramento, la logica ci sarebbe eccome".







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